Federconfidi - Confindustria, assistenza strategica, non solo finanziaria

|Studi e Opinioni|14 novembre 2016

Al centro del seminario nazionale organizzato venerdì a Firenze da Federconfidi-Confindustria le sfide del sistema dei Confidi tra evoluzione e continuità.

Firenze

Fondo Garanzia: via alla sezione speciale per le imprese femminili

Credito: ok a nuova moratoria ABI su finanziamenti per imprese e famiglie

Parterre de rois, con il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, il presidente di Federconfidi Pietro Mulatero, Carlo Sappino in rappresentanza del Mise, Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, Giovanni Sabatini, direttore generale dell’ABI, e il capo del Servizio Supervisione Intermediari Vigilati della Banca d’Italia Luca Zeloni.

Fra molte ombre e davvero poche luci, il punto sullo stato dell’arte è nella relazione di Pietro Mulatero, che ha evidenziato i forti margini di incertezza chiaramente visibili nel panorama dei Confidi italiani: livelli oltremodo preoccupanti del deteriorato, margini di intermediazione non sufficienti a coprire il costo del credito, riduzione drastica degli interventi sulla patrimonializzazione sostenuti dalle Camere di Commercio, defocalizzazione territoriale, ipertrofia della struttura dei costi fissi. Le aggregazioni delle strutture, attraverso i contratti di rete in luogo delle fusioni, sembrano la strada da seguire. Obiettivi strategici sono l’ampliamento del numero e della qualità dei servizi svolti in favore delle imprese, l’ottimizzazione delle risorse professionali interne. Assistenza strategica, dunque, e non soltanto finanziaria.

Altri passaggi centrali, in quello che dovrebbe essere il percorso virtuoso, dovrebbero essere gli interventi a fronte di emissione di cambiali finanziarie, di obbligazioni convertibili, così come il rilascio della garanzia a favore di chi intende intervenire sull’equity.

Infine, importanti novità in merito alla riforma del Fondo Centrale di Garanzia, da realizzare attraverso l’adozione di un nuovo modello di valutazione delle imprese, l’affermazione del principio di neutralità di copertura tra garanzia diretta e controgaranzia, l’introduzione della operatività tripartita per posizioni fino a 120mila euro tra Fondo, Banca e Confidi.

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