
Punto di partenza della Strategia dell'Unione in materia di preparazione, che fa seguito alla relazione presentata a fine ottobre dall'ex presidente finlandese Sauli Niinistö, è la consapevolezza che l'UE debba attrezzarsi maggiormente, dal punto di vista civile e militare, per prevenire ed affrontare sfide e crisi sempre più complesse. Tensioni e conflitti geopolitici, minacce ibride e alla cibersicurezza, manipolazione delle informazioni e ingerenze straniere, ma anche cambiamenti climatici e aumento delle catastrofi naturali, richiedono un maggiore sforzo per la protezione dell'UE che deve attraversare tutte le politiche europee.
Soprattutto, coerentemente con la relazione Niinistö, la strategia intende promuovere un approccio integrato alla preparazione, che tenga conto di tutti i rischi e coinvolga tutti gli attori pubblici e privati interessati, dalle amministrazioni - a tutti i livelli di governo, locale, regionale, nazionale e dell'UE – alle imprese, dalla società civile agli attori delle comunità scientifiche e accademiche.