Nella Dichiarazione di Budapest appena rilasciata dai 27 leader UE, si confermano sostanzialmente molti degli obiettivi e delle indicazioni dei Rapporti Draghi e Letta. L’appello è all’unità, oggi più che mai necessaria, e all’impegno di sfruttare tutte le possibili fonti di finanziamento pubbliche e private, facendo perno su ciò che esiste già ed esplorando anche nuovi strumenti.
E’ questa la sintesi della Dichiarazione di Budapest adottata oggi, 8 novembre, dopo l’informale dei capi di stato e di governo svoltasi il 7 e l’8 novembre nella capitale ungherese.
Al centro riemergono i principali punti dei Rapporti Letta e Draghi, nonché le conclusioni del Consiglio Europeo di aprile 2024: anzitutto la necessità di garantire un Mercato Unico pienamente funzionante; il completamento dell'Unione del Risparmio e degli Investimenti e dell'Unione dei Mercati dei Capitali.
Ma anche assicurare il 3% del PIL alle spese di ricerca e sviluppo entro il 2023, semplificare e sburocratizzare gli adempimenti in capo alle imprese, creare un Mercato unico dell’energia, imprimere un'accelerazione sull’economia circolare soprattutto per le materie prime critiche.
Su tutto preme poi tacitamente il peso dei cambiamenti che quasi inevitabilmente arriveranno dopo la rielezione di Donald Trump alla casa Bianca, che porta i leader europei a sottolineare l'importanza di procedere compatti, di portare avanti una politica commerciale ambiziosa, robusta, aperta e sostenibile, rafforzando la sicurezza economica europea. E anche a tornare a inserire tra le priorità l’aumento delle capacità di difesa.
Mercato unico e affini
I primi punti della Dichiarazione di Budapest insistono sul Mercato Unico, sull'Unione del risparmio e sull'Unione del mercato dei capitali, prevedendo una serie di impegni per la Commissione.
Più nello specifico per il Mercato Unico i 27 intendo intensificare gli sforzi per renderlo pienamente funzionante e sbloccare il suo pieno potenziale come motore chiave per l'innovazione, l'investimento, la convergenza, la crescita, la connettività e la resilienza economica. A tal fine, i 27 invitano la Commissione a presentare, entro giugno 2025, una nuova e completa Strategia orizzontale per l'approfondimento del Mercato Unico, inclusa una roadmap con chiari crono programmi e traguardi.