La Dichiarazione di Budapest: al centro competitività, unità e investimenti

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Strategie
|08 novembre 2024Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Nella Dichiarazione di Budapest appena rilasciata dai 27 leader UE, si confermano sostanzialmente molti degli obiettivi e delle indicazioni dei Rapporti Draghi e Letta. L’appello è all’unità, oggi più che mai necessaria, e all’impegno di sfruttare tutte le possibili fonti di finanziamento pubbliche e private, facendo perno su ciò che esiste già ed esplorando anche nuovi strumenti.

E’ questa la sintesi della Dichiarazione di Budapest adottata oggi, 8 novembre, dopo l’informale dei capi di stato e di governo svoltasi il 7 e l’8 novembre nella capitale ungherese.

Al centro riemergono i principali punti dei Rapporti Letta e Draghi, nonché le conclusioni del Consiglio Europeo di aprile 2024: anzitutto la necessità di garantire un Mercato Unico pienamente funzionante; il completamento dell'Unione del Risparmio e degli Investimenti e dell'Unione dei Mercati dei Capitali

Ma anche assicurare il 3% del PIL alle spese di ricerca e sviluppo entro il 2023, semplificare e sburocratizzare gli adempimenti in capo alle imprese, creare un Mercato unico dell’energia, imprimere un'accelerazione sull’economia circolare soprattutto per le materie prime critiche.

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