Per sostenere la ripresa, l’export riveste un ruolo fondamentale. Per questo nei vari decreti, il governo ha stanziato molti fondi sull’internazionalizzazione. Ma i soldi da soli non bastano, se non si ha anche una valida strategia su come usarli. E in un mondo segnato dalla pandemia, la strategia per l’export non può che passare anche per l’e-commerce e il digitale. Ecco come.
E-commerce, digital export manager, formazione a distanza, campagne di comunicazione e fiere online. Sono questi alcuni degli strumenti su cui stanno puntando in questi mesi l’Ice e la Farnesina per sostenere la ripresa delle esportazioni italiane nel mondo.
Un insieme di azioni che possono contare su cifre considerevoli e che prendono di mira una serie di mercati-chiave, valutati anche sulla base della più rapida ripresa dalla pandemia.
E-commerce e GDO O2O
In testa agli strumenti digitali per sostenere le esportazioni italiane, figura senza dubbio l’e-commerce. Su questo fronte l’Ice aveva iniziato ad operare con convinzione in tempi non sospetti, ben prima che il coronavirus stravolgesse il mondo. Lo ha fatto tramite accordi di collaborazione con colossi come Amazon, Alibaba e Rakuten che permettono alle imprese italiane (soprattutto quelle più piccole) di accedere ai marketplace tramite corsie privilegiate.