Secondo Bruxelles gli attuali strumenti di difesa commerciale non proteggono abbastanza il mercato e l'industria Ue dalle pratiche sleali dei Paesi terzi.
La Commissione europea invita gli Stati membri a sostenere la riforma degli strumenti di difesa commerciale dell'Ue. Nonostante l'utilizzo di tutti i mezzi attualmente a disposizione dell'Esecutivo per difendere l'industria e il commercio comunitari, infatti, secondo Bruxelles la normativa oggi in vigore si dimostra del tutto "insufficiente ad affrontare l'enorme sovraccapacità" produttiva di alcuni settori economici, che si traduce per l'Ue in "esportazioni oggetto di dumping". Ecco perche.
L'Ue, potenza commerciale senza difese
L'Ue, spiega una nota della Commissione, è e vuole restare "il più grande blocco commerciale al mondo"; tuttavia "il commercio deve essere basato su condizioni eque". L'Unione, si legge, è responsabile del 15% delle importazioni mondiali (seconda solo agli Stati Uniti), ma le sue misure di difesa commerciale rappresentano appena il 7,8% del totale in vigore in tutto il mondo e colpiscono appena lo 0,21% delle importazioni.