Acciaio - Ue, vigilanza preventiva su prodotti da Paesi terzi

|Strategie|02 maggio 2016

Bruxelles intende proteggere la siderurgia Ue attraverso l'obbligo di licenza di importazione per determinati prodotti originari dei Paesi terzi.

Steel - Pixabay

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Al fine di proteggere l'industria europea dell'acciaio dall'ingresso nell'Unione di prodotti provenienti da Paesi come la Cina venduti a prezzi molto inferiori a quelli di mercato, è stato approvato e pubblicato in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il URL non più disponibile della Commissione del 28 aprile 2016, che prevede l'introduzione di una “vigilanza unionale preventiva sulle importazioni di determinati prodotti siderurgici originari di alcuni Paesi terzi”.

Con questo strumento Bruxelles intende raccogliere informazioni statistiche dettagliate che consentano di "analizzare rapidamente l'andamento delle importazioni da tutti i Paesi non membri dell'Ue". La disponibilità tempestiva di dati relativi agli scambi commerciali servirà, nelle intenzioni della Commissione, ad "ovviare alla vulnerabilità del mercato europeo dell'acciaio di fronte agli improvvisi cambiamenti sui mercati siderurgici mondiali

Il provvedimento stabilisce quindi che l'immissione in libera pratica nell'Unione di determinati prodotti dell'industria dell'acciaio, il cui peso netto superi i 2,5 chili, sia soggetta a vigilanza preventiva.

L'importatore di tali prodotti deve, dunque, presentare alle autorità competenti di uno Stato membro la domanda di concessione del documento di vigilanza, il quale viene “rilasciato automaticamente dalle autorità competenti degli Stati membri, senza spese e indipendentemente dai quantitativi richiesti, entro cinque giorni lavorativi dalla presentazione della domanda” dell'importatore nell'Unione, “indipendentemente dal luogo di stabilimento nell'Unione”.

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