In vista della scadenza degli orientamenti e del regolamento generale in materia di Aiuti di Stato a finalità regionale, fissata al 31 dicembre 2013, la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla revisione delle attuali normative. Fino al prossimo 26 aprile, dunque, le parti interessate potranno segnalare se, ed entro quali limiti, sia necessario apportare variazioni alle regole vigenti. In Italia, amministrazioni centrali e regionali, rappresentanti delle autorità locali e delle parti economiche e sociali hanno già cominciato a riunirsi per fissare la posizione del paese in risposta al sondaggio Ue.
Sono definiti aiuti di Stato a finalità regionale gli aiuti di Stato volti a favorire lo sviluppo economico di determinate zone svantaggiate all'interno dell'Unione europea.
Si tratta di aiuti agli investimenti o, in determinate circostanze particolari, di aiuti al funzionamento, comunque destinati a regioni specifiche, maggiormente bisognose di politiche di coesione, nonchè, al contempo, del sostegno e del potenziamento degli aspetti legati alla competitività, al fine di riequilibrare disparità socio-economiche.
Proprio questa specificità territoriale differenzia gli aiuti a finalità regionale da altre forme di aiuti orizzontali, come gli aiuti alla ricerca, allo sviluppo e innovazione o all'occupazione, che perseguono altri obiettivi di interesse comune ai sensi dell'articolo 87, par. 3 TUE.
L'articolo 87, paragrafo 3, lettere a) e c), del Trattato costituisce la base giuridica per l'autorizzazione degli aiuti di Stato a finalità regionale, nel rispetto del quale la Commissione ha adottato i nuovi Orientamenti comunitari per gli Aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo 2007-1013 (in GUUE serie C 54 del 04.03.2006), recanti le disposizioni in base alle quali possono essere considerati compatibili con il mercato interno gli aiuti di Stato notificati destinati a favorire lo sviluppo economico di determinate zone svantaggiate all'interno dell'Unione Europea.
Sulla base di tali Orientamenti, ogni Stato membro presenta all'Ue una Carta degli aiuti a finalità regionale relativa all’intero territorio nazionale, in cui ciascuno, sulla base dei requisiti indicati dagli Orientamenti, in maniera autonoma, individua nel proprio territorio le aree ammesse a beneficiare delle deroghe 87. 3 a) e 87. 3 c), nonché i massimali di aiuto concedibili.
A chiudere il contesto normativo in materia, il Regolamento d'esenzione in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 1628/2006, abrogato dal Regolamento generale d'esenzione per categoria n. 800/2008 che ne ha ripreso, però, le disposizioni, mantenendo la possibilità dell'esenzione dall'obbligo di notifica per gli aiuti a finalità regionale (anzi, estendendone addirittura l'ambito di applicazione anche agli aiuti alle piccole imprese di nuova costituzione), e la Comunicazione della Commissione relativa ai criteri per una valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti di investimento.
In previsione della scadenza, fissata al 31 dicembre 2013, degli Orientamenti e del Regolamento generale, la consultazione pubblica offre alle parti interessate l'opportunità di inviare contributi alla Commissione in una fase precoce del processo decisionale e di decidere se presentare o meno una proposta di modifica della normativa in vigore.
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Consultazione pubblica
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Orientamenti comunitari per gli Aiuti di Stato 2007/2013
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