Con un budget di 571 milioni di euro, la call LIFE 2024 rappresenta una straordinaria opportunità per realizzare progetti in materia di ambiente e clima in una vasta gamma di ambiti: dall'economia circolare alla tutela della biodiversità, dalla mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici alla transizione all’energia pulita. Il Punto di contatto nazionale LIFE del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica spiega come presentare una proposta di successo e quali errori evitare.
In occasione del webinar “Calls LIFE 2024, come strutturare progetti, partenariati e budget”, organizzato da FASI con Federservizi e FI Group, gli esperti del LIFE NCP Team IT del Ministero dell'Ambiente hanno fornito una vera e propria guida per i soggetti interessati a partecipare ai bandi di LIFE, il Programma di finanziamento UE interamente dedicato ad ambiente e clima che per il settennato 2021-207 può contare complessivamente su 5,432 miliardi di euro (a prezzi correnti).
Ad aprire l'incontro il direttore della comunicazione di ARERA, Gian Luca Spitella, che ha sottolineato l'importanza della parte relazionale nella partecipazione alle call LIFE, sia nel senso della rendicontazione dei progetti, sia delle relazioni, del fare rete. Anche la comunicazione è importante, perché - ha spiegato - un progetto ben raccontato dal punto di vista della comunicazione, coinvolgendo anche il territorio, ha non solo più possibilità di essere finanziato, ma anche di non scontrarsi, soprattutto in alcuni settori, come i rifiuti o l'acqua, con l'opposizione delle comunità territoriali.
Il processo deve partire dall'idea per poi arrivare alla ricerca di finanziamenti, e non viceversa, ha raccomandato Marco Benucci, vicepresidente di Federservizi, ricordando che i fondi LIFE rappresentano una grande occasione per lo sviluppo sostenibile e l'economia circolare, concorrendo alla crescita del settore dei servizi in termini economici, ma anche di know how relazionale.
Decisiva è la costituzione del consorzio, che deve aderire ottimamente alla realizzazione di una proposta progettuale coerente con i vari criteri del bando, ha ricordato Enrico Biele, Senior Researcher – Programme Manager di ENEA. E' importante utilizzare i servizi di ricerca partner, gli incontri B2B, gli eventi promossi dal National Contact Point e ogni altra occasione utile per individuare i giusti partner e le necessarie competenze per costruire un partenariato di successo.
Occorre prestare massima cura all'implementazione del progetto, ha sottolineato Manuela Pavan, Senior EU Grant Consultant and Innovation manager di FI Group, creando un piano molto chiaro e sintetico con pacchetti di lavoro ben stabiliti, ciascuno con attività collegate al budget. Budget che per buona parte dei progetti standard approvati viaggia attorno ai 5 milioni di euro, mentre sono limitati i progetti finanziati di piccole dimensioni, attorno ai 500mila euro.
Come presentare una proposta vincente e ottenere i fondi europei LIFE
La call LIFE 2024 vale complessivamente 571 milioni di euro e prevede sia sovvenzioni per azioni-progetti, che sovvenzioni di funzionamento per ONG, ha spiegato Federico Benvenuti del Punto di contatto Nazionale LIFE del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica (LIFE NCP Team IT).
Nello specifico:
- Progetti di azioni standard (SAP), che si articolano in:
- Natura e biodiversità – SAP NAT
- Economia circolare e qualità della vita – SAP ENV
- Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici – SAP CLIMA
- Transizione all’energia pulita – SAP CET - Progetti Strategici di Tutela della Natura – SNAP (NAT)
- Progetti Strategici Integrati – SIP (ENV e CLIMA)
- Progetti di Assistenza Tecnica - TA, che si articolano in:
- Progetti TA-PP per la preparazione di SNAP e SIP (NAT, ENV e CLIMA)
- Progetti TA per la Replicazione (TA-R) - Azioni di Coordinamento e Sostegno – CSA CET
- Progetti per affrontare Priorità Politiche e Legislative ad hoc - PLP
- Sovvenzioni di Funzionamento (SGA OG) a favore delle ONG.
Nel partecipare ai bandi LIFE 2021-2027 – ha subito chiarito Benvenuti - occorre tenere presente che “c'è una competizione molta alta, il budget è aumentato rispetto alla precedente programmazione 2014-2020, ma il numero di progetti finanziati è diminuito in quanto i vincitori sono progetti più ambiziosi, lunghi e costosi”. “Le proposte che non passano - ha continuato - o non sono adeguatamente preparate o sono poco ambiziose o poco rilevanti per il Programma”.
Punto di partenza è definire bene cosa si vuole fare, come, con chi e con quali risorse, quindi idea progettuale, azioni, partenariato e budget, guardando anche al futuro, cioé a come dare sostenibilità nel tempo a ciò che si realizza con il sostegno dei fondi europei.
Aspetti fondamentali, ha sottolineato Benvenuti, sono l'ammissibilità e l'eleggibilità delle proposte, il rispetto delle scadenze, la completezza dei documenti e il rispetto delle istruzioni nella redazione della proposta. Con un chiarimento importante: LIFE non è un programma per la ricerca, che trova invece sostegno attraverso Horizon Europe. In LIFE è ammissibile solo una minima attività di ricerca per migliorare la ricerca del contesto. Inoltre, LIFE non finanzia le grandi infrastrutture, non finanzia misure compensative, né attività che vanno al di là della durata del progetto o che non sono chiaramente collegate agli obiettivi del progetto.
Una buona prassi è quella di scrivere la proposta sulla base dei criteri di aggiudicazione - rilevanza, qualità, impatto (che ha il peso maggiore) e risorse – e tenendo presente i bonus previsti, che possono riguardare, ad esempio, le sinergie tra sottoprogrammi e la cooperazione transnazionale tra Stati membri.
Il contesto operativo deve essere descritto nella maniera più chiara possibile, perché è essenziale poi per valutare la potenzialità del progetto. Inoltre la sequenza delle azioni deve essere logica e i risultati attesi devono essere espressi con valori quantitativi, distinguendo gli impatti attesi durante, al termine del progetto e nel medio termine e giustificando i calcoli che sono alla base della stima degli impatti.
Tra gli errori che si fanno più frequentemente, Benvenuti ha citato l'indicazione di troppi obiettivi o di obiettivi troppo generici, il non far riferimento ai risultati di progetti precedenti in materia, la ridondanza delle azioni o del partenariato, la mancanza di un chiaro legame tra azioni e risultati attesi. Importante prevedere una “buffer zone” per affrontare eventuali ritardi ed eventi inattesi.
Attenzione al pacchetto di lavoro obbligatorio su sostenibilità, replicabilità e sfruttamento dei risultati del progetto, alle attività richieste di comunicazione e disseminazione, identificando stakeholder chiave e utenti finale, e alle azioni di monitoraggio e valutazione degli impatti.
Infine, sette consigli per essere efficaci nel partecipare alle call LIFE:
- iniziare al più presto a lavorare perché i bandi sono usciti il 18 aprile e si chiudono a settembre;
- consultare tutta la documentazione di riferimento, comprese le FAQ, il modello di grant agreement e il modello di convenzione che specifica costi, condizioni di ammissibilità, ecc;
- strutturare bene l'idea progettuale e non distaccarsi da quella;
- avere un chiaro set di partecipanti al progetto, garantendo coerenza e competenze idonee e coinvolgendo i partner dall'inizio nella scrittura della proposta;
- definire il budget dal basso, in modo che sia realistico, coerente con il piano di lavoro e con i vari pacchetti, con una distribuzione appropriata delle risorse tra partner, prestando attenzione al subcontracting che deve essere limitato al 30%;
- strutturare la proposta ragionando sulla migliore implementazione in termini di impatto e sostenibilità;
- verificare che la proposta sia completa, farla rileggere a un terzo per un consiglio esterno competente e caricarla per tempo, in modo da poter contare anche sul supporto del National contact point, che può essere aggiunto con funzione di sola lettura nella fase Participant della proposta online inserendo come contatto LIFE NCP IT e la mail [email protected].