Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ha reso note le modalità per richiedere l’accesso alla annualità 2024-2025 del contributo Sea Modal Shift, il programma di incentivi volto a sostenere l’integrazione del trasporto marittimo a corto-medio raggio nella catena intermodale.
CEF Transport: aperti i termini per domande al MIT collegate alla call 2024
Il MIT ha infatti varato un decreto direttoriale che fissa in particolare le tempistiche entro cui presentare le domande per accedere alla II annualità del contributo Sea Modal Shift, che sostituisce il vecchio marebonus.
Che cos’è il programma Sea Modal Shift?
Il Sea Modal Shift è il programma di incentivi destinati alle imprese marittime per ridurre il traffico su strada a vantaggio dell’integrazione del trasporto marittimo a corto-medio raggio nella catena intermodale.
Si tratta, dunque, di un sistema di incentivazione che, nel quadriennio 2023-2026, potrà contare su una dotazione complessiva di 125 milioni di euro così ripartiti: 39 milioni di euro per l’anno 2022 e 21,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.
Come stabilito dal decreto interministeriale MIT-MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) di ottobre 2023, che istituisce il regolamento sul programma Sea Modal Shift, l’obiettivo della misura è di decongestionare la rete viaria e ridurre l'impatto del trasporto di merci su gomma, mediante un maggior utilizzo di servizi marittimi Ro-Ro (per il solo trasporto di merci) e Ro-Pax (per il trasporto di merci e passeggeri) in arrivo o in partenza da porti italiani verso porti situati in Italia o negli Stati membri dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo.
Grazie agli incentivi Sea Modal Shift, il governo punta dunque a favorire lo sviluppo in termini qualitativi e quantitativi dei servizi marittimi, tramite il sostegno alla domanda di tali servizi.
Per assicurare il corretto funzionamento della misura di incentivi, il MIT ha individuato come soggetto che si occupa delle attività di istruttoria, gestione operativa e monitoraggio dell’intervento RAM SpA (Rete Autostrade Mediterranee).