I beneficiari di CAS, SAE e MAPRE possono tornare a presentare la Dichiarazione per il mantenimento dei requisiti dei benefici di assistenza attraverso l'apposita piattaforma informatica.
Le novità sui contributi per ricostruzione privata sisma da parte dei titolare di CAS e SAE
A comunicarlo sono stati gli uffici del Commissario al sisma 2016 che hanno reso nota la riattivazione della piattaforma, a partire dal 6 settembre, mediante la pubblicazione dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 1006/2023.
Sisma 2016: la Dichiarazione del mantenimento dei requisiti per CAS, SAE e MAPRE
Più nello specifico - spiegano dalla struttura commissariale - “la Dichiarazione del mantenimento dei requisiti per beneficiare dell’assistenza e delle eventuali cause impeditive alla presentazione della richiesta di contributo per la ricostruzione deve essere presentata per via telematica da un qualsiasi membro del nucleo familiare percettore dei benefici, accedendo alla piattaforma online con le credenziali di identità digitale, come Spid, Carta d’identità elettronica o Carta Nazionale dei Servizi, ma può essere presentata anche da soggetti delegati o dallo stesso Comune di residenza”.
“I benefici dell’assistenza - ricorda inoltre la nota - sono garantiti a coloro i quali hanno ancora la casa inagibile, e che sono comunque nei termini per presentare la richiesta di contributo per la ricostruzione”.
Con la riattivazione dal 6 settembre 2023 della piattaforma informatica si attivano quindi i termini per l’invio della Dichiarazione, che va presentata entro il 6 novembre 2023. Una data molto importante da segnare in calendario, visto che la mancata presentazione della Dichiarazione comporta la perdita del CAS e della gratuità della SAE assegnata.
Sisma 2016: cosa sono il CAS, le SAE e i MAPRE?
Come già accennato i benefici di assistenza - a cui si potrà continuare ad accedere mediante l’invio della Dichiarazione di mantenimento dei requisiti - sono il CAS, le SAE e i MAPRE.
Nel primo caso si tratta del Contributo di Autonoma Sistemazione, una misura destinata alle famiglie e al singolo cittadino la cui abitazione è stata distrutta in tutto o in parte, oppure è stata sgomberata in seguito ai terremoti che hanno colpito l’Italia Centrale ormai sette anni fa. Parliamo di un contributo economico, graduato a seconda della composizione del nucleo familiare del richiedente.
Nel secondo caso stiamo parlando, invece, delle Soluzioni Abitative in Emergenza (le cosiddette casette), costruite all'indomani del terremoto e destinate ad ospitare temporaneamente le persone che hanno perso la casa.
La Dichiarazione sul mantenimento dei requisiti interessa, infine, anche i Moduli Abitativi Prefabbricati Rurali Emergenziali installati - anche questi all’indomani del sisma - per venire incontro alle esigenze degli allevamenti zootecnici.
Consulta l'Ordinanza n. 1006/2023
Foto di Towfiqu barbhuiya