Driving Urban Transition: al via la call DUT 2024

|Novità|03 settembre 2024

Foto di Akil MazumderCon l'arrivo di settembre, si è aperta la call 2024 del “Driving Urban Transition Partnership (DUT)”, il partenariato europeo che supporta progetti di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione per rendere le città più sostenibili. A disposizione vi sono complessivamente 47 milioni di euro. Anche quest’anno al bando possono partecipare organismi pubblici e privati italiani, grazie al finanziamento nazionale assicurato dal MUR. 

I partenariati Horizon per le transizioni green e digital

La pubblicazione del bando DUT 2024 arriva a circa due mesi di distanza dalle prime informazioni circolate sulla nuova call della Driving Urban Transition Partnership che aveva già indicato i complessivi 9 topic finanziati quest’anno e dato informazioni sulla struttura base della call e sui paesi partecipanti.

Che cos’è il partenariato europeo DUT (Driving Urban Transition Partnership)?

Il DUT è uno dei partenariati pubblico-privato (PPP) cofinanziati da Horizon Europe, volto a creare una comunità sui temi delle transizioni urbane e che opera tramite la pubblicazione di call.

Basandosi sui risultati raggiunti da JPI Urban Europe, DUT mira a creare una forte comunità attorno alle transizioni urbane e a stabilire una piattaforma di ricerca e innovazione che aiuterà le città a diventare più sostenibili, inclusive e vivibili.

Come nel caso degli altri PPP di Horizon Europe, il DUT mette a sistema le risorse europee e quelle dei 27 paesi partner - tra cui l'Italia - per finanziare programmi nazionali di ricerca e sviluppo per realizzare tre tipologie di attività congiunte:

  • bandi transnazionali per progetti di R&I;
  • attività di capacity building per sostenere lo sviluppo delle capacità degli amministratori locali e migliorare l'impatto dei progetti e dei loro risultati;
  • living lab per la sperimentazione locale e la collaborazione inter e transdisciplinare.

In tale contesto, l'Italia partecipa con due soggetti partner: il Ministero per l’università e ricerca (MUR), che finanzia la partecipazione dei ricercatori italiani, e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), che supporta invece le aziende.

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