A disposizione degli interventi dedicati alle foreste ci sono 420 milioni stanziati dalla legge di Bilancio 2022 per l’attuazione della Strategia nazionale fino al 2032. Ecco come verranno utilizzati i 60 milioni per il biennio 2022-23.
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Il decreto Mipaaf del 29 marzo 2022, pubblicato a fine maggio in Gazzetta ufficiale, ripartisce infatti tra le Regioni e le Province autonome le risorse relative alle prime due annualità del Fondo per la strategia forestale nazionale e definisce gli obiettivi da perseguire attraverso una prima serie di azioni che spaziano dalla gestione sostenibile delle foreste alla prevenzione dei rischi naturali e antropici, fino al sostegno all'operatività delle imprese boschive.
I fondi per la Strategia forestale nazionale 2022 - 2023
Adottata con decreto del 23 dicembre 2021, la Strategia forestale nazionale è il documento che, su un orizzonte ventennale, definisce gli obiettivi e gli impegni in materia di tutela, valorizzazione e gestione sostenibile del patrimonio forestale nazionale e sviluppo del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, compresa la filiera pioppicola. Il documento contribuisce agli obiettivi delle strategie Farm to fork e Biodiversità 2030, nell'ambito dell'European Green Deal, e integra la Strategia nazionale per la bioeconomia per quanto riguarda il sistema foresta-legno.
Al finanziamento della Strategia sono stati destinati 420 milioni di euro, stanziati dalla legge di Bilancio 2022 per coprire l'intero ventennio di validità della del documento, che sarà comunque sottoposto a revisioni e aggiornamenti ogni cinque anni. La manovra istituisce infatti un apposito Fondo presso il Mipaaf, con una dotazione di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2032.
Con il decreto del 29 marzo 2022, approdato in Guri il 27 maggio, il Mipaaf ha definito i criteri di utilizzo dei 60 milioni disponibili per il biennio 2022-23. Risorse che saranno destinate a otto azioni:
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Programmazione e pianificazione forestale e politiche di gestione e conservazione del paesaggio e del territorio
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Diversità̀ biologica degli ecosistemi forestali
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Risorse forestali danneggiate e prevenzione dei rischi naturali e antropici
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Gestione forestale sostenibile
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Qualificazione degli operatori forestali e capacità operativa delle imprese boschive
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Risorse genetiche e materiale di propagazione forestale
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Boschi ripariali, planiziali, costieri e pinete litoranee
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Monitoraggio delle variabili socioeconomiche e ambientali, coordinamento e diffusione delle informazioni e dei dati statistici
Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, si tiene conto dell’estensione della superficie forestale in ettari nei limiti dell’85% del budget totale, mentre il 15% residuo viene ripartito per il 7,5% in quota fissa e per l'ulteriore quota del 7,5% in proporzione alla dimensione territoriale delle Regioni e Province autonome.
Gli enti territoriali saranno infatti responsabili dell'allocazione e gestione dei fondi, garantendo “il perseguimento congiunto e coordinato degli obiettivi e dei target definiti per ciascuna delle azioni elencate”. A monitorare lo stato di avanzamento dell’attuazione della Strategia forestale nazionale è il Ministero, cui Regioni e Province autonome dovranno trasmettere, con cadenza annuale, e comunque entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento, una relazione con la descrizione delle azioni realizzate e in corso di svolgimento, con segnalazione di eventuali criticità riscontrate.