In attesa delle misure in materia di lavoro della legge di bilancio 2022, la legge di conversione del decreto Fiscale, in vigore da oggi, rifinanzia la cassa integrazione fino a fine anno per rimandare l'impatto della fine del blocco dei licenziamenti.
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge n. 215-2021, conversione del decreto Fisco e Lavoro (decreto-legge n. 146-2021), i datori di lavoro interessati potranno richiedere ulteriori settimane di cassa integrazione gratuita da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per affrontare le conseguenze della pandemia da Covid-19.
La CIG Covid nel decreto Fiscale
In particolare, i nuovi interventi di integrazione salariale con causale Covid-19 sono concessi:
- nella misura di 13 settimane a favore dei datori di lavoro esclusi dall'ambito di applicazione del trattamento ordinario di integrazione salariale e che rientrino, quindi, nell'ambito di applicazione di assegni ordinari di integrazione a carico di fondi di solidarietà bilaterali (o del Fondo di integrazione salariale dell'INPS), ovvero nell'ambito di trattamenti di integrazione salariale in deroga,
- nel limite di 9 settimane a favore dei datori di lavoro nei settori delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili, con riferimento al trattamento ordinario di integrazione salariale con la causale Covid.
I datori di lavoro che presentino la domanda per le nuove prestazioni non possono attivare nuove procedure di licenziamento collettivo o di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo fino al termine del periodo di fruizione.
Le risorse a disposizione, che costituiscono limiti di spesa per l'erogazione delle prestazioni relativamente al 2021, sono pari a:
- 304,3 milioni di euro per gli assegni ordinari dei fondi di solidarietà bilaterali istituiti presso l’INPS, dei due fondi istituiti presso le province autonome di Trento e di Bolzano e del Fondo di integrazione salariale dell'INPS;
- 353,6 milioni per i trattamenti di integrazione salariale in deroga;
- 140,5 milioni per i trattamenti ordinari di integrazione salariale nei settori delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili;
- 844 milioni di euro per il concorso statale per gli assegni ordinari dei due fondi di solidarietà bilaterali cosiddetti alternativi.
Per approfondire: CIG, contratto di rioccupazione e altre misure per il lavoro nel Sostegni bis
Altre misure in materia di lavoro del decreto Fiscale
Nella legge di conversione del decreto Fisco e Lavoro rientra anche il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per i lavoratori Alitalia Sai e Alitalia Cityliner in amministrazione straordinaria: il trattamento può essere concesso per un periodo complessivo di 12 mesi, anche successivamente alla conclusione dell’attività del commissario e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2022, nel limite di spesa di 63,5 milioni di euro.
Confermata, fino al 31 dicembre 2021, anche l'indennità a favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa della Sicilia, già beneficiari nel 2020 dell’indennità pari al trattamento di mobilità in deroga prevista dalla normativa vigente.
Nel testo anche lo stanziamento di ulteriori 200 milioni di euro per il reddito di cittadinanza, oltre a un pacchetto di norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Consulta il testo del decreto Fiscale coordinato con la legge di conversione n. 215-2021
Photo credit: Palazzo Chigi