Decreti e gare PNRR per treni e ferrovie. Rfi, bando da 2,7 miliardi per tecnologia Ertms

|Novità|09 novembre 2021

Pnrr treni - Foto di Elena Saharova da PexelsNel Recovery Plan 24,77 miliardi di euro sono destinati a interventi infrastrutturali nelle ferrovie. Risorse che il Ministero delle Infrastrutture sta traducendo in una serie di decreti attuativi per accelerare la spesa dei fondi europei. In parallelo si muovono le gare per il settore: l'ultima in ordine di tempo è quella di Rete ferroviaria italiana (Rfi) per la tecnologia Ertms. 

Nel Recovery Plan 8 miliardi e mezzo per la mobilità sostenibile

Nel Recovery Plan 24,77 miliardi di euro sono destinati a interventi infrastrutturali nelle ferrovie. Risorse impiegate per: 

  • le linee alta velocità, al Nord e al Sud Italia,
  • le connessioni diagonali nel Centro-Sud,
  • lo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS),
  • il potenziamento dei nodi, delle direttrici ferroviarie e delle reti regionali,
  • la riduzione del gap infrastrutturale Nord-Sud,
  • il potenziamento, l'elettrificazione e l'aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud,
  • il miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Mezzogiorno.

Per approfondire: PNRR e infrastrutture: le opere del recovery fund

I decreti attuativi: i mattoni del PNRR per treni e ferrovie

Fondi per i treni ecologici

Il primo decreto di riparto delle risorse PNRR che riguardano il settore ferroviario è stato firmato dal ministro delle infrastrutture, Enrico Giovannini, il 1° settembre 2021 e disegna una “cura del ferro” che interessa quelle ferrovie regionali che ogni giorno trasportano milioni di italiani al lavoro o a scuola.

Il decreto attuativo (DM 319-2021) suddivide tra le Regioni 500 milioni di euro per acquistare nuovo materiale rotabile elettrico o a idrogeno, destinandone il 50% al Sud. 

I nuovi treni elettrici o a idrogeno acquistati tramite i fondi del Next Generation EU che andranno direttamente alle Regioni o alle imprese affidatarie dei servizi ferroviari regionali, dovranno essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri, prese per la ricarica delle biciclette elettriche, sistemi per la rilevazione del numero dei passeggeri a bordo, dispositivi per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor.

Consulta l'elenco dei progetti finanziati sulle ferrovie regionali

200 milioni di euro a Trenitalia per acquisto di treni intercity a zero emissioni per il Sud

Il 30 novembre il Mims ha approvato il decreto relativo al rinnovo del parco rotabile che assegna a Trenitalia SpA 200 milioni di euro per l’acquisto di nuovi treni elettrici o a idrogeno. L'obiettivo è sostituire i mezzi obsoleti e inquinanti, migliorare la qualità del servizio, ridurre l’impatto ambientale e l’inquinamento acustico.

In particolare, 60 milioni di euro sono destinati all’acquisto di 7 treni bimodali per i collegamenti intercity Reggio Calabria-Taranto e 140 milioni di euro per l’acquisto di 70 carrozze per i servizi intercity notte da e per la Sicilia. Trenitalia dovrà mettere a disposizione i treni bimodali entro il 31 dicembre 2024 e le carrozze per i servizi intercity notte entro il 30 giugno 2026.

1,55 miliardi per la sicurezza delle ferrovie regionali

Il 23 settembre è arrivato un altro decreto firmato da Giovannini, che assegna alle Regioni 1,55 miliardi di euro del Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che - lo ricordiamo - vale in tutto 30 miliardi, si basa su risorse nazionali e punta a finanziare investimenti rimasti fuori dal PNRR per vari motivi. 

Il provvedimento assegna circa:

  • 454 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza delle linee ferroviarie regionali,
  • oltre 677 milioni per il potenziamento delle reti ferroviarie regionali,
  • 278 milioni per interventi di potenziamento e rinnovo del materiale rotabile,
  • 140 milioni per ulteriori interventi di potenziamento e ammodernamento delle linee ferroviarie, con il contestuale rinnovo del parco rotabile.

Le opere e i nuovi treni finanziati con il decreto dovranno essere destinati esclusivamente al trasporto pubblico regionale.

Per la realizzazione degli interventi le Regioni, o gli eventuali soggetti attuatori, devono utilizzare le risorse entro il 2026, secondo un preciso cronoprogramma previsto in un allegato al decreto, che riporta i contributi riconosciuti ai singoli interventi. 

Nella stessa data il ministro Giovannini ha firmato anche il decreto che prevede a favore delle ferrovie gestite dalle regioni l’utilizzo di ulteriori 260,8 milioni di euro previsti nel Fondo del Mims per il finanziamento degli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese. L’ammontare, di cui l’80% è destinato al Sud, è suddiviso in oltre 205 milioni per interventi di potenziamento e ammodernamento delle ferrovie regionali e per 55,7 milioni per ulteriori interventi di messa in sicurezza.

Consulta il decreto sul riparto di 1,55 miliardi del Fondo Complementare

Allegato al decreto

Dopo l'intesa in Conferenza Stato-Regioni del 3 novembre, il ministro Giovannini ha firmato il decreto attuativo che ripartisce 836 milioni di euro dei 936 milioni previsti dal Piano per il potenziamento delle linee regionali. I restanti 100 milioni sono già stati destinati dal Contratto di Programma tra Mims e Rfi a linee precisamente individuate.

Clicca qui per leggere il decreto

Gli interventi previsti riguardano le linee regionali di Umbria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia e Campania e dovranno essere realizzati rispettando un preciso cronoprogramma previsto nel Pnrr e, anche in questo caso, assicurando il rispetto del principio di non arrecare danni significativi all’ambiente (do no significant harm - DNSH) e di contribuire alla transizione ecologica e digitale.

Consulta gli interventi per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali inseriti nel decreto che ha avuto l’intesa della Conferenza Stato-Regioni

Decreto fiscale 2022: a Rfi 1,3 miliardi di euro in più nel 2021 per accelerare la realizzazione degli interventi

Rete Ferroviaria Italiana (Rfi - Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) ha a disposizione 1,3 miliardi di euro in più per il 2021 per accelerare la realizzazione delle opere infrastrutturali. La disposizione è contenuta nel decreto Fiscale 2022 approvato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri.

Le risorse serviranno per erogare alle imprese appaltatrici anticipazioni fino al 30% del valore delle opere con l'intento di velocizzare gli interventi sulla rete ferroviaria. 

Tra questi, gli appalti ferroviari per la realizzazione delle tratte ad alta velocità Napoli-Bari e Palermo-Catania, dell’elettrificazione delle linee nel Sud, del Nodo di Genova e Terzo Valico dei Giovi, dell’alta velocità/alta capacità sulla linea Brescia-Verona-Padova, delle tratte di accesso al tunnel del Brennero e degli interventi tecnologici per l’implementazione del sistema europeo ferroviario ERTMS destinato ad aumentare la sicurezza, la velocità e la capacità delle infrastrutture. Ad esclusione di quest’ultimo, gli altri interventi sono anche commissariati.

Le gare PNRR per le ferrovie

Rfi: motonave da adibire al trasporto di carrozze e carri ferroviari

Sempre il 3 agosto Rfi ha pubblicato un'altra gara legata al PNRR: il focus in questo caso è sulla progettazione e fornitura di una motonave tipo RO-RO monodirezionale di tipo Dual Fuel (LNG/Diesel)-elettrico da adibire al trasporto di carrozze e carri ferroviari, passeggeri, nonché al trasporto di merci pericolose in colli e ferro-cisterne nello Stretto di Messina e per il trasporto di carri ferroviari come nave da carico in navigazione nazionale per il collegamento Messina/Villa S. Giovanni – Golfo degli Aranci. 

L'appalto vale 73 milioni e il termine per inviare le offerte si è chiuso l'8 ottobre 2021.

Rfi: le gare per il sistema ERTMS 

Il 3 agosto Rete Ferroviaria Italiana ha pubblicato una prima gara che punta il radar sulle linee ferroviarie che saranno oggetto di investimenti nell’ambito del Recovery. Si tratta nello specifico di un accordo quadro per la progettazione esecutiva e la realizzazione, sulle linee oggetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, del sistema ERTMS (scadenza: 30 settembre 2021.)

Acronimo di European Rail Traffic Management System, l’ERTMS è un sistema progettato per garantire la circolazione in sicurezza dei treni di diversa nazionalità, grazie alla condivisione di informazioni, gestite tramite componenti interoperabili condivise a terra e a bordo.

A questa tecnologia punta anche la gara che RFI ha aggiudicato a inizio novembre per l’attrezzaggio di circa 700 chilometri di linee ferroviarie in Sicilia, Lazio, Abruzzo e Umbria. Lavori che saranno eseguiti da un raggruppamento di imprese con capofila Hitachi Rail e imprese mandanti Alstom Ferroviaria e Ceit, costituite in associazione temporanea.

Quindi, il 27 dicembre è arrivata la pubblicazione di una maxi-gara dedicata al sistema ERTMS. Valore complessivo: 2,7 miliardi. Obiettivo: progettare e realizzare su tutto il territorio nazionale un sistema ERTMS, in linea con quanto programmato nel PNRR, che punta ad attrezzare con questa tecnologia 3.400 chilometri di rete entro il 2026.