
Credito d'imposta per servizi digitali, via alle domande
In base al decreto Rilancio, alle imprese editrici di quotidiani e periodici è riconosciuto, per l’anno 2020, un credito d’imposta per l’acquisizione di servizi digitali nel limite di spesa complessivo di 8 milioni di euro.
Sono requisiti di ammissione al credito d’imposta:
- la sede legale nello spazio economico europeo;
- la residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;
- l’attribuzione del codice di classificazione ATECO “58 ATTIVITA’ EDITORIALI”: 58.13 (edizione di quotidiani); 58.14 (edizione di riviste e periodici);
- l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nella Comunicazione;
- l’impiego di almeno un dipendente a tempo indeterminato.
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 30% della spesa effettiva sostenuta, nell’anno 2019, per i una serie di servizi digitali:
- acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale;
- information technology di gestione della connettività.
Le domande possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell'impresa - tra il 20 ottobre ed il 20 novembre 2020 - esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura disponibile nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile, previa autenticazione via SPID o CNS, dal percorso di menù "Servizi on-line" , "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria" , "Credito d'imposta servizi digitali".
Entro il 31 dicembre, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede a formare l’elenco dei soggetti ammissibili, con il relativo importo spettante per ciascuno.
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Bonus una tantum edicole, domande fino al 30 ottobre
Il decreto Rilancio ha introdotto anche un contributo una tantum fino a 500 euro per le persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste, non titolari di redditi da lavoro dipendente o pensione, a titolo di sostegno economico per gli oneri straordinari sostenuti per lo svolgimento dell’attività durante l'emergenza sanitaria connessa alla diffusione del COVID-19.
Sono requisiti di ammissione al beneficio:
- l’esercizio dell’attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste, con l’indicazione nel registro delle imprese del codice di classificazione ATECO 47.62.10, quale codice di attività primario, con sede legale in uno Stato dell’unione europea o nello Spazio economico europeo. L'attività può essere esercitata da persona fisica in forma di impresa individuale, ovvero da persona fisica quale socio titolare dell’attività nell’ambito di società di persone;
- non essere titolare di redditi da lavoro dipendente o redditi da pensione.
I termini per la presentazione delle domande sono scattati il 1° ottobre e si chiudono il 30 ottobre 2020.
Le domande possono essere presentate dal titolare o legale rappresentante dell'impresa esclusivamente per via telematica, attraverso un’apposita procedura disponibile nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile, previa autenticazione via SPID o CNS, dal percorso di menù "Servizi on-line", "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria" , "Bonus una tantum edicole".
Acquisite le domande, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede a formare l’elenco dei soggetti ai quali è riconosciuto il contributo, con l’importo a ciascuno spettante, nel limite massimo di 500 euro.