Fino a 100 milioni di dollari tra prestiti, garanzie e lettere di credito per convincere il settore privato ad investire nelle energie rinnovabili nelle isole del Pacifico.
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E’ questa la strategia del Pacific Renewable Energy Program (PREP) progettato dalla Banca asiatica di sviluppo (ADB) per attrarre investitori interessati a sviluppare, nel prossimo quinquennio, cinque grandi progetti incentrati sulle energie rinnovabili.
Progetti che saranno localizzati nei paesi in via di sviluppo del Pacifico membri dell’ADB, vale a dire: Samoa, Fiji, Papua New Guinea, Tonga, Solomon Islands, Kiribati, Cook Islands, Vanuatu, Marshall Islands, la Federazione degli Stati della Micronesia, Nauru, Tuvalu, Timor-Leste, Palau, Niue.
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Pacifico, sfide per gli investimenti nel settore dell’energia
Allo stato attuale il livello di finanziamenti verso le aziende del settore è del tutto inadeguato. Su questo fronte, pertanto, la banca ha identificato gli investimenti privati come cruciali per espandere nel Pacifico la produzione di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili e sostenendo, in tal modo, la transizione strutturale dai carburanti fossili all'energia pulita che la regione sta attuando.
Si tratta di paesi che condividono le stesse sfide: quantità limitate di risorse, pericolo di catastrofi naturali, popolazioni ridotte e vulnerabilità a shock esterni sono infatti alcuni dei problemi strutturali che rallentano lo sviluppo di questi paesi. In questo scenario l’approdo a forme sostenibili di produzione di energia è di cruciale importanza per consentire di abbassare i costi di produzione, ridurre le emissioni di gas serra e migliorarne la sicurezza energetica.
Ad oggi gli investimenti sono limitati da una pluralità di fattori che, nel loro complesso, impediscono di fatto l'afflusso di capitali privati nella regione a cominciare da quelli legati alla carenza del sostegno governativo creditizio per il pagamento delle obbligazioni delle compagnie elettriche.
Lo sviluppo è inoltre ostacolato da una penuria di contratti bancabili di acquisito di energia, dalle incertezze sulla disponibilità di valuta estera e dalla percezione di rischi politici.
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Cosa prevede il Pacific Renewable Energy Program - PREP
Il Pacific Renewable Energy Program (PREP) della banca asiatica punta, invece, a superare proprio queste incertezze, incoraggiando il settore privato ad investire grazie ad un cocktail innovativo di misure come:
- La Partial risk guarantee, emessa da ABD per la copertura del rischio politico standard e della rottura di contratto all’interno di un accordo di acquisto dell’energia elettrica (power purchase agreement -PPA);
- Prestiti diretti erogati da ADB per supportare l’investitore privato;
- Lettera di credito per coprire il rischio liquidità di breve termine e che permetterà di erogare alla società un importo capace di coprire i pagamenti dovuti all’interno del PPA per un periodo specifico;
- Assistenza tecnica per supportare il governo e/o l'utility elettrica nella preparazione del progetto (ad esempio in fase di redazione del tender).
E’ questa in buona sostanza la struttura del programma che, secondo il direttore generale del Dipartimento Private Sector Operations (PSOD) di ADB, Micheal Barrow, “contribuirà a rimuovere le barriere agli investimenti, aumentando l'affidabilità creditizia delle utilities elettriche e mitigando la percezione del rischio politico per i finanziatori”.
L’obiettivo ultimo è quello di spronare lo sviluppo del settore privato della regione per renderlo capace di autosostenersi, riducendo con il tempo la dipendenza delle imprese elettriche dalle concessioni e dai sussidi.
E’ già stata identificata una prima proposta progettuale da realizzarsi all’interno del programma e il cui piano di finanziamento è in discussione. Al fine di raggiungere i requisiti richiesti dai donatori internazionali, i progetti che faranno parte del programma dovranno adottare standard sociali e ambientali e dimostrare di garantire e rispettare l'uguaglianza di genere.
La presenza di ABD nel Pacifico
Il lancio del PREP avviene a cinquant’anni esatti dall’avvio delle operazioni di ADB nel Pacifico. Era il 1969 quando la banca asiatica iniziò il suo primo progetto in quell’area. Da quel momento il numero di paesi membri è aumentato fino a raggiungere quota 15, così come l’intensità e le aree della cooperazione sono cresciute velocemente, focalizzandosi sempre di più sul rafforzamento delle infrastrutture e dei servizi. Risale, ad esempio, al 1979 l’approvazione del primo progetto di prestito garantito a Tonga e che ha rappresentato una nuova forma di loan adatta per assistere le economie di queste isole.
Sul lato energetico, alla fine del 2018 il portfolio di prestiti e concessioni attive dell’ADB includeva 14 progetti per un valore totale di 371 milioni di dollari. Inoltre, dal 2007 al 2018 i progetti finanziati da ADB hanno garantito la realizzazione di oltre 1.600 km di linee di trasmissione e distribuzione dell’energia, che hanno permesso di connettere oltre 10.000 abitazioni alla rete elettrica.
> Pacific Renewable Energy Program (PREP)
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