In Gazzetta ufficiale il decreto del 26 novembre 2018 che approva il riparto delle risorse del Fondo nazionale politiche sociali per l'annualità 2018 e adotta il Piano sociale nazionale relativo al triennio 2018-2020.
Circa 276 milioni di euro per il Piano nazionale sociale 2018-2020. Priorità alle politiche per infanzia e adolescenza e ai servizi sociali per l'attuazione al Reddito di inclusione (REI).
Il Piano nazionale sociale
Il Piano rappresenta l’atto di programmazione delle risorse afferenti al Fondo per le politiche sociali e individua gli interventi e i servizi necessari per la progressiva definizione dei livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.
Tra le priorità, le politiche per l’infanzia e l’adolescenza, cui dovrà essere destinato almeno il 40% delle risorse trasferite alle Regioni, mentre una cifra non inferiore a 4 milioni di euro dovrà essere dedicata all’implementazione delle Linee di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazione di vulnerabilità (Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione - P.I.P.P.I.).
Prioritarie anche le azioni volte al rafforzamento del servizio sociale professionale e del segretario sociale, essenziali per l'attuazione del Reddito di Inclusione (REI) che, oltre ad un beneficio economico, prevede un progetto personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. Tra gli interventi previsti rientrano anche centri di ascolto tematici, assistenza domiciliare, servizi di accoglienza per adulti e anziani e centri diurni riabilitativi.
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Il Fondo nazionale per le Politiche sociali
Le risorse disponibili, a valere sul Fondo nazionale per le politiche sociali per l’annualità 2018, ammontano a 275.964.258 euro, di cui:
- 266.731.731 euro destinati alle Regioni,
- 9.232.527 euro attribuiti al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Le risorse destinate alle Regioni sono così ripartite:
- Abruzzo 6.641.620,10 euro
- Basilicata 3.334.146,64 euro
- Calabria 11.149.386,37 euro
- Campania 27.073.270,70 euro
- Emilia Romagna 19.204.684,63 euro
- Friuli Venezia Giulia 5.948.117,60 euro
- Lazio 23.339.026,46 euro
- Liguria 8.188.664,14 euro
- Lombardia 38.382.696,09 euro
- Marche 7.175.083,56 euro
- Molise 2.160.527,02 euro
- Piemonte 19.471.416,36 euro
- Puglia 18.937.952,90 euro
- Sardegna 8.028.625,10 euro
- Sicilia 24.939.416,85 euro
- Toscana 17.791.006,46 euro
- Umbria 4.454.419,91 euro
- Valle d'Aosta 773.522,02 euro
- Veneto 19.738.148,09 euro.
Si tratta di fondi che le amministrazioni regionali dovranno programmare coerentemente con il Piano sociale nazionale e trasferire agli Ambiti territoriali e ai Comuni per l'attuazione degli interventi.
La programmazione dovrà essere comunicata entro 120 giorni dall’emanazione del decreto al Ministero del Lavoro, cui dovrà essere rendicontato anche l'avanzamento degli interventi. In caso di mancato utilizzo delle risorse, i finanziamenti saranno revocati e riassegnati al Fondo.
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