Oltre 300 milioni in meno per Horizon 2020 e una sforbiciata di 274 milioni per il Connecting Europe Facility. Sono alcuni dei tagli che il Consiglio vuole apportare al bilancio UE 2019 e che il Parlamento europeo punta a contrastare con il testo che verrà approvato a fine settembre.
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Il relatore generale sul bilancio europeo 2019 Daniele Viotti (S&D) ha illustrato oggi in commissione Bilanci del Parlamento europeo i tagli contenuti nella posizione del Consiglio, cui il PE dovrà rispondere entro l'autunno.
Per il quinto anno consecutivo il Consiglio propone un incremento dei tagli al bilancio UE, senza alcuna giustificazione se non quella di risparmiare risorse, anche perchè le implicazioni della Brexit non avranno impatto sul budget 2019, ha spiegato Viotti, presentando un documento di lavoro sulla posizione approvata dal Coreper l'11 luglio scorso e che dovrebbe essere confermata dai ministri degli Stati membri a settembre.
Distanza tra PE e Consiglio su bilancio UE 2019
A inizio luglio la plenaria del Parlamento europeo ha approvato la sua posizione sulla proposta di bilancio europeo per il 2019 presentata dalla Commissione, che prevede impegni per 166 miliardi di euro e pagamenti per 149 miliardi (+3% rispetto al 2018).
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Il PE ha chiesto di rafforzare ulteriormente l'Iniziativa occupazione giovani, il sostegno alle PMI nell'ambito del programma COSME per le piccole e medie imprese, la spesa per l'azione climatica, per la sicurezza dei cittadini e per le sfide in materia di migrazione e di asilo e di raddoppiare i fondi per Erasmus+.
Nonostante il Consiglio avesse indicato priorità analoghe a quelle del Parlamento per il prossimo bilancio annuale, la posizione approvata dai rappresentanti permanenti ha ridotto gli impegni da 166 a 164 miliardi di euro e i pagamenti da 149 a circa 148 miliardi, ha spiegato Viotti.
I tagli del Consiglio hanno penalizzato soprattutto la Rubrica 1 (-794 milioni di euro in impegni e -45 milioni in pagamenti), con il programma Horizon 2020 che ha perso 300,4 milioni e il Connecting Europe Facility – CEF, ridotto di 274 milioni. All'interno della Rubrica 1 sono state ridimensionate anche le risorse per Copernicus (-148,2 milioni), ITER (-19 milioni) ed Euratom (-13,3 milioni).
Tagli ingenti anche alla Rubrica 4 (-306 milioni), soprattutto ai danni del Programma di assistenza pre-adesione per la Turchia (-146,7 milioni), e alla spesa non connessa a migrazione e sicurezza della Rubrica 3 (-35,1 milioni), tra cui una riduzione di 8,4 milioni del budget di Europa Creativa.
L'impressione, si legge nel documento di lavoro, è che la posizione del Consiglio non si basi nè su un'analisi dei trend di implementazione dei programmi, né sulla capacità di assorbimento dei fondi europei, ma semplicemente su un obiettivo di riduzione della spesa.
In vista della ripresa del negoziato il Parlamento proporrà ora di ritoccare verso l'alto i tetti di spesa in direzione della proposta iniziale della Commissione. Gli emendamenti alla posizione del Consiglio sul budget UE 2019 dovranno pervenire entro domani, per arrivare al voto in commissione Bilanci nella settimana del 24-27 settembre.
Nella stessa settimana la commissione si esprimerà anche sulle relazioni settoriali del Quadro finanziario pluriennale post 2020.
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