Fondo europeo difesa: Leonardo guida progetto Ocean 2020

|Novità|16 febbraio 2018

Fondo europeo difesaApprovati i finanziamenti del Fondo europeo per la difesa a sostegno di nuovi progetti di ricerca paneuropei. E' Leonardo Spa ad aggiudicarsi la guida del progetto principale, Ocean 2020, finanziato con circa 35 milioni di euro.

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La conferenza annuale sulla sicurezza di Monaco di Baviera si apre con l'annuncio del via libera ai nuovi finanziamenti nell'ambito della finestra ricerca del Fondo europeo per la difesa. Il Fondo, istituito dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel giugno 2017, mira a promuovere la creazione di una forte industria della difesa dell'Unione europea, potenziando la collaborazione tra gli Stati membri e tra le rispettive industrie in tema di ricerca e di sviluppo della capacità di difesa attraverso nuovi partenariati transfrontalieri.

In occasione della conferenza il presidente Juncker ha presentato anche ulteriori iniziative mirate a rafforzare la sicurezza e la difesa dell'Europa, accompagnato dal vicepresidente Frans Timmermans e dai commissari Johannes Hahn, Elżbieta Bieńkowska e Julian King.

"Il Fondo europeo per la difesa è essenziale ai fini di una maggiore cooperazione tra le imprese che operano in tale settore e le forze militari nell'Unione europea e per garantire l'autonomia strategica dell'Europa”, ha commentato la commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI Bieńkowska. “I progetti paneuropei di collaborazione nel campo della ricerca in materia di difesa finanziati dal Fondo mirano a dare all'Europa la leadership tecnologica, a porre le basi delle future capacità difensive e a sostenere un'industria europea della difesa più innovativa e più competitiva”.

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Leonardo guida progetto Ocean 2020

I progetti approvati fanno riferimento al primo bando della sezione ricerca del Fondo, che dispone di una dotazione pari a 90 milioni di euro a carico del bilancio UE per il triennio 2017-2019.

La prima convenzione di sovvenzione è stata firmata nel dicembre 2017 con il consorzio PYTHIA, coordinato dalla società italiana Engineering Ingegneria Informatica S.p.A, per un progetto teso a individuare le principali tendenze nel mondo delle tecnologie di difesa innovative.

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A spiccare nella nuova tornata di finanziamenti è invece il progetto Ocean 2020, che riguarda la sorveglianza marittima e le missioni di interdizione in mare e permetterà di integrare nelle attività della flotta droni e sottomarini senza equipaggio. Le informazioni acquisite andranno ad aggiungersi a quelle ricavate con i sistemi convenzionali, in modo da fornire ai comandanti militari un quadro completo e aggiornato della situazione.

Capofila del progetto, finanziato con circa 35 milioni di euro e gestito da un consorzio formato da 42 partner di 15 paesi dell'UE, è Leonardo S.p.A. Ad Ocean 2020 partecipano i Ministeri della Difesa di Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia. I partner industriali sono: Indra, Safran, Saab, MBDA, PGZ/CTM Hensoldt, Intracom-IDE, Fincantieri e Qinetiq. Fra i centri di ricerca partecipano il Fraunhofer, la Nederlandse Organisatie voor Toegepast Natuurwetenschappelijk Onderzoek (TNO), il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE NATO) e l'Istituto Affari Internazionali (IAI).

Nel 2019 sono previste due dimostrazioni reali di operazioni di sorveglianza e interdizione marittima, l'una nel mar Baltico, coordinata dalla marina svedese, e l'altra nel Mediterraneo a guida italiana.

Italia partecipa ad altri due progetti finanziati

Finanziamenti compresi fra un milione e tre milioni di euro sono stati inoltre accordati ad altri tre progetti, diretti a migliorare l'attrezzatura dei militari:

  • ACAMSII, che svilupperà il camuffamento mimetico per proteggere i soldati dai sensori operanti in diversi intervalli di lunghezza d'onda, con partner provenienti da Francia, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia;
  • Gossra, che migliorerà la compatibilità dei dispositivi (sensori, occhiali digitali ecc.) dei sistemi complessi utilizzati dai soldati e coinvolge partner provenienti da Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia;
  • Vestlife, che ha per obiettivo la realizzazione di indumenti protettivi ultraleggeri per la fanteria e i cui partner provengono da Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna.

Le convenzioni di sovvenzione per questi progetti saranno firmate nelle prossime settimane.

In arrivo la call 2018

A breve la Commissione adotterà il programma di ricerca in materia di difesa per il 2018 e chiederà all'Agenzia europea per la difesa di pubblicare i nuovi inviti a presentare proposte sulla ricerca in materia di difesa per quest'anno.

Al centro dei bandi ci sono le tecnologie elettroniche per applicazioni nel campo della difesa e un effettore laser europeo ad alta potenza. La documentazione di autorizzazione di questo nuovo blocco di finanziamenti per la ricerca nel campo della difesa sarà firmata entro la fine del 2018.

Per quanto riguarda le prospettive post 2020, la Commissione proporrà di fissare a 1,5 miliardi di euro l'anno la dotazione del Fondo europeo per la difesa. Di questa cifra, alla ricerca nel campo della difesa dovrebbero essere riservati annualmente 500 milioni di euro, importo che farebbe dell'UE uno dei principali investitori del settore in Europa.