Via alle domande per l'accesso alle riduzioni tariffarie telefoniche a favore delle imprese radio-televisive e ai contributi diretti per imprese editrici e associazioni dei consumatori che editano periodici per l'anno 2017.
> Legge editoria – contributi diretti a imprese e pubblicazioni speciali
Il Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ricorda i termini per la presentazione delle domande di ammissione alle riduzioni tariffarie telefoniche per radio e tv, ai contributi diretti alle imprese editrici e ai contributi per l’attività editoriale delle associazioni dei consumatori iscritte nell’elenco di cui all’articolo 137 del d.lgs n. 206/2005.
La scadenza è fissata in tutti e tre i casi al 31 gennaio 2018 e le domande devono essere inviate tramite Pec all'indirizzo: [email protected].
Agevolazioni telefoniche
Per quanto riguarda la riduzione del 50% delle tariffe telefoniche questa si applica ai concessionari privati o in ambito locale a carattere commerciale, che abbiano registrato la testata radiofonica o televisiva giornalistica presso il competente tribunale, che osservino le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 9 della legge n. 67 del 1987 e che trasmettano quotidianamente, nelle ore comprese tra le 7 e le 23, per almeno tre ore se trattasi di radiodiffusione sonora e di un'ora se trattasi di radiodiffusione televisiva, programmi informativi autoprodotti su avvenimenti politici, religiosi, economici, sociali, sindacali o culturali, nonché ai titolari di concessione per radiodiffusione sonora a carattere comunitario.
Contributi diretti alle imprese editrici
Dopo il decreto legislativo n. 70-2017, che ha dato attuazione alle novità introdotte dalla legge Editoria (legge n. 198 del 2016) in materia di contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, con Dpcm del 28 luglio 2017 sono stati individuati quali beneficiari delle agevolazioni:
- le cooperative giornalistiche che editano quotidiani e periodici;
- le imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale sia detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni dall'entrata in vigore della legge;
- gli enti senza fini di lucro o le imprese editrici di quotidiani e periodici il cui capitale sia interamente detenuto da tali enti;
- le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche.
Ai fini dell’eventuale pagamento dell’anticipo, le imprese devono produrre contestualmente alla domanda la documentazione pubblicata dal Dipartimento Editoria nella sezione Modulistica, comprovante il possesso dei requisiti.
Entro il 30 settembre 2018, invece, deve essere inviata l’ulteriore documentazione richiesta dalla legge Editoria (come il bilancio di esercizio, i prospetti dei ricavi, dei costi di produzione, delle copie distribuite e vendute e delle copie digitali vendute, ecc), secondo le modalità che verranno successivamente pubblicate.
Per l'edizione in formato esclusivamente digitale, entro la scadenza del 30 settembre le imprese dovranno presentare la documentazione attestante:
- a) l'attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro da cui si evincano le scuole e i progetti interessati, il numero dei percorsi attivati e il numero dei partecipanti;
- b) lo svolgimento di attività di formazione e aggiornamento del personale dipendente nell'anno di riferimento del contributo;
- c) il numero di giornalisti assunti, nel periodo di riferimento del contributo, dedicati alla produzione di contenuti informativi originali;
- d) i costi per la gestione di piattaforme e applicativi dedicati all'ampliamento dell'offerta informativa telematica e per l'utilizzo della rete da parte dell'impresa editrice.
Per la gestione dei contributi diretti il Dipartimento ha completato la realizzazione di un'apposita banca dati, accessibile quest'anno solo in via sperimentale da parte delle imprese editrici per inserire i dati già trasmessi e che dal prossimo anno costituirà l'unica modalità per richiedere le agevolazioni.
Contributi alle associazioni dei consumatori
Scadenza al 31 gennaio 2018 anche per le associazioni dei consumatori e degli utenti iscritte nell'elenco istituito dall'art. 137 del Codice del consumo (decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005) che editano periodici divulgativi di contenuti strettamente attinenti alla tutela dei consumatori.
Queste associazioni, ricorda una nota del Dipartimento, devono inoltre adeguarsi alle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 70 del 15 maggio 2017 ai fini della richiesta per l’ammissione al contributo per l’annualità 2018, le cui domande dovranno essere inoltrate l'anno prossimo.
In particolare, occorre ricordare che:
- il termine per la presentazione delle domande, a partire dall’anno 2019, è fissato al 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento del contributo richiesto;
- per avere accesso ai contributi è necessaria un’anzianità di costituzione dell’impresa e di edizione della testata di almeno due anni maturati prima dell’annualità per la quale la domanda di contributo è presentata;
- il contributo potrà essere richiesto per una sola testata che deve avere una periodicità almeno quadrimestrale nell’anno di riferimento del contributo;
- l’associazione deve essere proprietaria della testata per la quale richiede il finanziamento;
- vi è l’obbligo di dare evidenza nell’edizione della testata del contributo ottenuto negli anni precedenti, nonché di altri finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo ricevuti;
- i criteri per il calcolo del contributo sono stati modificati, prevedendo, tra l’altro, quote di rimborso in proporzione anche al numero di copie vendute e alla diffusione delle riviste in formato digitale;
- il contributo erogabile a ciascun avente diritto non potrà superare il 10 per cento dello stanziamento assegnato.
> Editoria - il testo della Legge sul sostegno pubblico
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