Il Parlamento europeo approva la flessibilità di bilancio. In arrivo 6 miliardi di euro per lavoro, crescita e migrazione.
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Il Parlamento europeo ha approvato mercoledì nuove regole per rendere più facile lo spostamento di fondi all’interno del bilancio UE pluriennale, in modo da poter meglio affrontare le sfide più incombenti come quella relativa ai migranti e per rafforzare la sicurezza, stimolare la crescita e creare nuovi posti di lavoro.
I deputati hanno a lungo sostenuto la necessità d’introdurre una maggiore flessibilità all’interno del Quadro finanziario pluriennale (QFP), che si applicherà alla parte restante del bilancio pluriennale 2014-2020.
Il progetto di regolamento sulla revisione intermedia del QFP è stato approvato con 470 voti favorevoli, 166 voti contrari e 66 astensioni.
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Le integrazioni, che ammontano a 6.009 milioni di euro (di cui, il 15% proveniente da riassegnazioni di fondi e l’85% da risorse non assegnate), saranno così distribuite:
- 3,9 miliardi di euro per misure relative alla migrazione all’interno dell’UE (2,55 miliardi di euro), come ad esempio la Guardia costiera UE, l'Agenzia per l'asilo e la riforma del sistema europeo di asilo, e per affrontare le cause esterne della migrazione (1,39 miliardi di euro), incluso il sostegno a investimenti in Paesi terzi,
- 2,1 miliardi di euro per il lavoro e la crescita, di cui la maggior parte per sostenere l’Iniziativa per l’occupazione giovanile con 1,2 miliardi di euro per il periodo 2017-2020. I fondi rimanenti saranno riservati alle infrastrutture per i trasporti, i programmi di ricerca, il supporto alle PMI e Erasmus+.
Le somme indicate nel pacchetto da 6 miliardi di euro sono "importi di riferimento che dovranno essere esaminati nel contesto della procedura annuale di bilancio, tenendo debitamente conto delle concrete circostanze di ogni bilancio annuale", hanno specificato i deputati.
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Photo credit: European Parliament via URL non più disponibile / CC BY-NC-ND