La plenaria del Parlamento Ue chiede maggiori sforzi per sviluppare sinergie tra H2020 e fondi strutturali e di investimento europei
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Horizon 2020 è il primo programma per la ricerca e l'innovazione dell'Ue che fa riferimento in maniera esplicita alle sinergie con i fondi strutturali e di investimento europei (SIE), ha ricordato il commissario alla Ricerca Carlos Moedas intervenendo in plenaria prima del voto. La URL non più disponibile guarda però già al prossimo Quadro finanziario pluriennale, in vista del quale resta molto da fare sul fronte della semplificazione per favorire le sinergie tra H2020 e i fondi SIE.
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Le proposte del PE
Le sinergie tra Horizon 2020 e i fondi SIE, si legge nella risoluzione, mirano a “creare interazioni concrete tra strategie d'investimento e interventi, al fine di incidere in maniera significativa sull'economia, combinando investimenti innovativi nelle priorità di specializzazione intelligente con iniziative di ricerca e innovazione di portata mondiale, garantendo in tal modo un maggiore impatto dei fondi”.
Per raggiungere questi obiettivi il Parlamento Ue propone, da una parte, di rafforzare ulteriormente l'approccio orientato ai risultati e il ricorso agli strumenti finanziari nell'ambito della Politica di Coesione, prestando maggiore attenzione alle esigenze delle PMI nella progettazione e nell'attuazione dei fondi; d'altra parte, secondo gli eurodeputati, il bilancio di Horizon 2020 dovrebbe essere riportato ai livelli precedenti alla creazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e le sovvenzioni dovrebbero essere mantenute e non sostituite dagli strumenti finanziari.
Alla Commissione il PE chiede anche di predisporre inviti coordinati a presentare proposte allo scopo di agevolare l'accesso ai finanziamenti plurifondo e di aumentare la flessibilità a favore degli Stati membri, in modo che possano utilizzare il sigillo di eccellenza, un marchio di qualità destinato a progetti che hanno superato con successo la selezione nell'ambito delle call di Horizon 2020, ma non finanziati per mancanza di risorse.
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A questo proposito, ha detto Moedas, “con la commissaria Corina Cretu abbiamo firmato più di 3.200 campi di eccellenza da tutti gli Stati membri e più di 100 autorità finanziatrici si sono mobilitate per collaborare nel dare corso a misure di sostegno a questi progetti”.
La risoluzione ricorda anche il progetto pilota del bilancio dell'Ue "Scala verso l'eccellenza" (S2E), che fornisce sostegno alle Regioni di tredici Stati membri nello sviluppo e nello sfruttamento delle sinergie tra i fondi SIE, e guarda con favore all'ipotesi di un Consiglio europeo per l'innovazione che dovrebbe anche contribuire a ridurre gli ostacoli alla commercializzazione delle soluzioni innovative.
Infine, il Parlamento invita la Commissione a monitorare in modo sistematico le sinergie tra i fondi, a pubblicare una comunicazione al riguardo, in modo da diffondere gli esempi di buone pratiche, e a creare un collegamento tra i fondi in termini di procedure di audit.
Un tema, quello della concreta implementazione delle sinergie, che è stato sollevato durante il dibattito in Aula anche dalla vicepresidente della commissione ITRE del PE Patrizia Toia. Le sinergie e la concentrazione tematica sono essenziali per mettere insieme più fondi su progetti di sviluppo capaci di raggiungere risultati, ha detto Toia. “Temo però che tutte queste piste di lavoro non siano ancora competenza diffusa sul fronte dell'implementazione e che serva maggiore assistenza tecnica per far conoscere le buone pratiche e permettere alle amministrazioni e ai soggetti interessati di cogliere queste opportunità”.
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