Arriva una nuova garanzia targata BEI a beneficio delle piccole e medie imprese dell'Unione europea.
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L’annuncio è stato dato dai vertici della Banca europea per gli investimenti e del Fondo europeo per gli investimenti: nasce uno strumento, chiamato SISI, che offrirà un supporto ulteriore alle banche dei paesi membri, attraverso la creazione di nuove garanzie o l’acquisto di crediti cartolarizzati. In questo modo, i loro bilanci saranno alleggeriti, consentendo l’emissione di più crediti a un prezzo più basso alle Pmi. A breve partiranno le prime chiamate, aperte alle banche e agli altri intermediari finanziari.
Come funziona
Il nuovo meccanismo, formalmente entrato a regime a partire da fine marzo, agirà come integrazione ai programmi InnovFin e COSME e prenderà il nome di SISI (letteralmente, Sme initiative securitisation instrument). Sarà accessibile per gli operatori finanziari degli Stati membri, come le banche o gli altri intermediari, che saranno invitati volta per volta a rispondere a chiamate per esprimere il loro interesse verso lo strumento. La gestione materiale del plafond sarà affidata al Fondo europeo per gli investimenti.
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Stimolo per nuovi finanziamenti
L’obiettivo, annunciato dal commissario europeo per la Ricerca e l’innovazione Carlos Moedas, è quello di stimolare nuovi finanziamenti per le piccole e medie imprese comunitarie. E sarà raggiunto facilitando il trasferimento parziale del rischio di credito su prestiti attivi, fornendo garanzie ulteriori rispetto a quelle già presenti o, in alternativa, acquistando crediti cartolarizzati.
L'effetto delle garanzie
Per effetto di queste garanzie e di questi acquisti, il capitale delle banche sarà in parte liberato dai vincoli previsti dalle istituzioni finanziarie comunitarie e potrà essere sfruttato per altri prestiti. Alla fine di questo processo, il costo medio dei finanziamenti dovrebbe risultare alleggerito.
I fondi a disposizione
Il SISI combinerà al suo interno fondi strutturali europei, risorse dell’ottavo programma quadro per la ricerca Horizon 2020, così come del programma per la competitività delle piccole e medie imprese (COSME), in aggiunta a fondi della Banca europea per gli investimenti e del Fondo europeo per gli investimenti. Oltre a risorse di potenziali parti terze, interessate a supportare le imprese meno strutturate. La raccolta di risorse all’interno di questo strumento garantirà un’erogazione più efficiente di fondi, a beneficio delle piccole e medie imprese.
Lo studio della BEI
A margine di questa presentazione, la Banca europea ha anche pubblicato uno studio sui crediti per le piccole e medie imprese nei paesi membri. Il monitoraggio è molto duro sulla situazione dell’Italia soprattutto in un passaggio: secondo gli operatori del settore, infatti, nel nostro paese “è praticamente impossibile ottenere un finanziamento a lungo termine per le Pmi”. Per questo, strumenti di controgaranzia assumono un’importanza particolare.
Il supporto informativo
Inoltre, lo studio sottolinea in un altro passaggio molto rilevante come i prodotti che supportano i prestiti alle imprese non saranno, in prospettiva futura, sufficienti da soli. Sono necessarie attività di supporto informativo per rendere le società pronte a sostenere la presenza di eventuali investitori, soprattutto nel quadro di strumenti complessi come quelli europei.