La Regione mette a disposizione oltre 35 milioni di euro per l'internazionalizzazione delle PMI e attrarre investimenti sul territorio.
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Al via due bandi della Regione Emilia-Romagna per accrescere il numero delle PMI esportatrici per l'internazionalizzazione e attrarre investimenti da parte di imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività sul territorio.
Fino al 30 settembre 2016 è possibile partecipare al primo bando, volto a rafforzare le capacità organizzative e manageriali delle imprese, per renderle capaci di affrontare i mercati internazionali, e incentivare le azioni di promozione all’estero contribuendo a diversificare i mercati di sbocco e a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale. Il bando, che può contare su uno stanziamento di 10,3 milioni di euro a valere sul POR FESR 2014-2020, si rivolge alle imprese di micro, piccola e media dimensione e alle reti di imprese, aventi sede o unità operativa in Emilia-Romagna, non esportatrici o esportatrici non abituali.
L'avviso supporta progetti finalizzati a realizzare un percorso strutturato, nell’arco di massimo 18 mesi, costruito a partire da un piano export, su un massimo di due Paesi esteri scelti dall’impresa. I progetti possono prevedere servizi di consulenza prestati da consulenti esterni, temporary export manager (TEM), certificazioni per l’export; partecipazione a fiere internazionali.
Può contare invece su 25 milioni di euro per il triennio 2016-2018 il bando per accedere all’Accordo per l’Insediamento e lo Sviluppo delle imprese, a supporto delle imprese che vogliono insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna.
L’Accordo ha l’obiettivo di supportare gli investimenti non solo attraverso l’erogazione di incentivi, ma anche facilitando il rapporto con le istituzioni, gli enti locali e altri soggetti interessati che operano sul territorio. L'impatto occupazionale rappresenta il criterio fondamentale per accedere agli incentivi regionali.
Alcune tipologie di intervento finanziabili dall’Accordo sono dedicate espressamente alle PMI, mentre altri interventi sono accessibili anche alle grandi imprese. Gli interventi possono riguardare:
- innovazione di prodotto e di processo proposti da parte di PMI;
- investimenti produttivi nelle aree assistite;
- investimenti produttivi proposti da parte di PMI;
- acquisto di servizi di consulenza per le PMI;
- investimenti per l’efficienza energetica, la cogenerazione ad alto rendimento, la produzione di energia da fonti rinnovabili, impianti di teleriscaldamento e teleraffreddamento, nonché per il riciclaggio e il riutilizzo dei rifiuti;
- interventi formativi;
- assunzione di lavoratori svantaggiati e lavoratori disabili;
- interventi di ricerca e di sviluppo;
- investimenti per la realizzazione di strutture di ricerca.
Sarà possibile presentare la domanda fino al 15 maggio 2016.