Conto termico - tre mesi per la riforma, si parte a maggio

|Novità|03 febbraio 2016

Il decreto che revisiona l’incentivo sarà pubblicato entro il mese di febbraio. Poi serviranno tre mesi per l’entrata in vigore

Author: Beyond Coal and Gas / photo on flickr

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Le nuove regole sul conto termico andranno in vigore a partire da maggio. E’ quanto emerge da indiscrezioni in arrivo dal Ministero dello Sviluppo economico, dove in questi giorni i tecnici sono al lavoro per raccogliere gli ultimi visti necessari per la pubblicazione dalla riforma dell’incentivo. Dopo l’arrivo dei pareri dei Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, il provvedimento potrà andare in Gazzetta ufficiale e andrà in vigore dopo una fase transitoria di tre mesi. Nel frattempo l’Autorità garante per l’energia dovrà lavorare all’aggiornamento del suo schema di contratto tipo, con termini abbreviati.

Il testo, dopo il passaggio in Conferenza unificata, è stato firmato dal ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Per la verità, siamo in grande ritardo rispetto alle previsioni del decreto Sblocca Italia (che istituiva la semplificazione): l’indicazione era di approvare il provvedimento entro la fine del 2014. Chiusi i lavori del Ministero, sono necessari ancora un paio di passaggi per la piena operatività.

Il visto dei Ministeri

Il Mise, al momento, è in attesa del visto del Ministero dell’Ambiente e di quello dell’Agricoltura, che devono dare parere positivo al nuovo schema di incentivo. Il via libera è atteso a giorni. A quel punto, sarà possibile andare in Gazzetta ufficiale, per la pubblicazione definitiva della riforma. Dalle indiscrezioni che emergono, però, le novità non andranno a regime da subito. Il provvedimento, nella bozza preparata dal Ministero, prevede infatti un periodo di 90 giorni prima della piena entrata in vigore. Dal momento che la pubblicazione è attesa entro il mese di febbraio, le nuove regole scatteranno ufficialmente a maggio.

Il nuovo contratto tipo

Questi tre mesi serviranno, soprattutto, a rifinire gli ultimi dettagli e a completare un adempimento. La bozza, infatti, prevede che l’Autorità garante per l’energia aggiorni il suo schema di contratto tipo. In questo modo sarà possibile indicare termini di pagamento ridotti rispetto a quelli attuali, tagliando i tempi da 180 a 60 giorni totali. L’Authority lavorerà sulla base delle indicazioni tecniche predisposte dal Gse. Per la prima versione del contratto tipo era servito un lavoro di circa tre mesi, insieme a una fase di consultazione pubblica. Adesso, l’aggiornamento previsto dalla riforma dovrebbe prendere molto tempo in meno, dal momento che non servirà un lavoro di riscrittura complessiva delle regole.

Il nuovo contratto tipo andrà combinato all’eliminazione dell’iscrizione ai registri per pompe di calore elettriche o a gas e caldaie a biomassa di potenza termica superiore a 500 kW; alla predisposizione di un catalogo di prodotti di mercato idonei e prequalificati per i quali sarà prevista una procedura semi-automatica di riconoscimento; a una nuova modalità di pagamento per la pubblica amministrazione, con la possibilità di erogare un acconto e pagamenti per stato di avanzamento lavori.

Revisione tra un anno

Tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, poi, potrebbero arrivare semplificazioni ulteriori. Lo schema dello Sblocca Italia, infatti, prevede che il testo di riforma del conto termico sia sottoposto a un tagliando.

Nella versione originale, dopo la pubblicazione a fine 2014, nell’ultima parte del 2015 sarebbe dovuta arrivare una relazione di monitoraggio dei risultati raggiunti e, a seguire, un ritocco mirato a risolvere eventuali problemi. L’orientamento che sta emergendo in questi giorni è quello di procedere a correzioni, dopo un anno dall’entrata in vigore del testo.