Asilo: fondi Ue, approvati i primi programmi nazionali 2014-2020

|Novità|25 marzo 2015

Asilo - Photo credit: paride de carlo / Foter / CC BY-NDLa Commissione europea approva 22 nuovi programmi nazionali a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione e sul Fondo per la Sicurezza Interna 2014-2020, per un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro.

Nello specifico, sono stati approvati dalla Commissione europea:

  • 17 programmi nazionali a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), per Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Romania, Slovenia e Ungheria;
  • 5 programmi nazionali a valere sul Fondo Sicurezza Interna (FSI), per Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Repubblica ceca.

Oltre alla dotazione di base prevista, alcuni dei programmi approvati oggi a Bruxelles usufruiscono di importi aggiuntivi messi a disposizione degli Stati membri che si sono offerti volontari per l'attuazione di azioni specifiche caratterizzate da una forte dimensione transnazionale, quali:

  • progetti comuni di rimpatrio e reinserimento nell'ambito del FAMI,
  • istituzione di una cooperazione consolare e fornitura di attrezzature su larga scala per le operazioni congiunte di Frontex, nell'ambito del FSI.

Complessivamente, fa sapere Bruxelles, altri 36 programmi nazionali saranno approvati nel corso del 2015 a valere sui due Fondi.

Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione

Lo strumento finanzia le azioni nazionali volte a:

  • rafforzare le capacità di accoglienza,
  • migliorare la qualità delle procedure di asilo in linea con le norme dell'Unione europea,
  • integrare gli immigrati a livello locale e regionale e aumentare la sostenibilità dei programmi di rimpatrio.

Fondo Sicurezza Interna

Lo strumento finanzia le azioni nazionali volte a:

  • migliorare la gestione delle frontiere degli Stati membri, in particolare grazie all'uso di moderne tecnologie interoperabili,
  • rafforzare la capacità degli Stati membri di gestire efficacemente i rischi per la sicurezza,
  • intensificare la cooperazione transfrontaliera nel settore del contrasto a terrorismo, radicalizzazione violenta, traffico di stupefacenti, criminalità informatica e sicurezza informatica, tratta di esseri umani e altre forme di criminalità organizzata.