Scandalo LIBOR: Bruxelles rafforza la vigilanza sui tassi di interesse

|Novità|19 settembre 2013

Michel Barnier - Credit © European Union, 2013La Commissione europea presenta un pacchetto di norme per recuperare la fiducia nei tassi di interesse di riferimento, in particolare di quelli per i prestiti tra banche, dopo lo scandalo LIBOR.

A seguito dello scandalo della manipolazione del London Interbank Offered Rate (LIBOR) e dell'Euro Interbank Offered Rate (EURIBOR), che ha compromesso la fiducia nel mercato e provocato sanzioni per diversi milioni di euro ai danni di banche europee e statunitensi, nel luglio 2012 la Commissione aveva modificato la proposta di regolamento e la proposta di direttiva in materia di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato - adottate nell'ottobre 2011 - includendovi le false informazioni sui tassi.

A settembre, inoltre, l'Esecutivo comunitario aveva lanciato una consultazione pubblica in merito a possibili nuove norme per la produzione e l'utilizzo dei benchmark e degli indici finanziari.

Ora, Bruxelles presenta un pacchetto di proposte che integra le precedenti disposizioni, già approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nel giugno 2013, e si estende anche ai valori di riferimento di merci, con l'obiettivo di:

  • migliorare la governance e i controlli sulla produzione dei valori di riferimento, prevedendo un'autorizzazione preventiva e una vigilanza sia nazionale che europea sull'attività di fornitura di tali indici;
  • assicurare controlli adeguati anche nella trasmissione dei dati usati per determinare i valori di riferimento,
  • rendere più accurata la qualità dei dati e delle metodologie, che devono rappresentare adeguatamente il mercato e provenire da fonti attendibili;
  • garantire la tutela dei consumatori e degli investitori, attraverso maggiore trasparenza sui dati utilizzati per il calcolo degli indici e imponendo alle banche di valutare l'idoneità per i consumatori, ad esempio quando si tratta di redigere contratti ipotecari;
  • sottoporre i valori di riferimento alla vigilanza di collegi che includano sia i loro amministratori che l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM).

"Le proposte presentate oggi faranno sì, per la prima volta, che tutti i fornitori di valori di riferimento debbano essere autorizzati e soggetti a vigilanza. Esse aumenteranno la trasparenza e affronteranno il problema dei conflitti d'interesse. Di conseguenza, saranno garantite l'integrità, la continuità e la qualità dei principali valori di riferimento" , ha commentato il commissario per il Mercato interno Michel Barnier.

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