Con il via libera della Camera alla legge di conversione del Decreto Mezzogiorno n. 124-2023 si completa l'operazione di accentramento della gestione del Fondo sviluppo e coesione in capo al Ministero guidato da Fitto, già avviata dal decreto PNRR 3. Ai vecchi Piani di sviluppo e coesione subentrano gli Accordi di coesione.
Il dl 13-2023, più noto come decreto PNRR Ter, aveva infatti già previsto la soppressione dell'Agenzia per la coesione territoriale e il trasferimento delle sue funzioni di programmazione, coordinamento e monitoraggio dei fondi nazionali ed europei della Politica di coesione - quindi fondi strutturali e Fondo sviluppo e coesione (FSC) - al Dipartimento per le Politiche di coesione e in particolare ad un nuovo Nucleo per le politiche di coesione (NUPC), responsabile anche dei fondi europei da far confluire nel capitolo REPowerEU del PNRR.
La legge di conversione del decreto Sud, su cui il 30 ottobre la Camera ha votato la fiducia, seguita oggi