Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, avalla la proposta di Fondimpresa e si impegna a chiedere all'Europa di escludere i finanziamenti per la formazione dall'applicazione delle norme sugli aiuti di Stato.
In considerazione della duplice transizione digitale ed ecologica che sta rivoluzionando il mercato del lavoro, investire nel capitale umano e nell'adeguamento delle competenze dei dipendenti diventa un imperativo per la competitività delle imprese. Da questo contesto nasce la proposta di Fondimpresa, il Fondo interprofessionale per la formazione continua dei lavoratori nato dall'accordo interconfederale sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL, di non considerare aiuti di Stato i finanziamenti della formazione e di trovare regole certe per tutti i fondi interprofessionali.
Una richiesta che la ministra del Lavoro Marina Calderone, intervenuta all'evento istituzionale 'Il Lavoro al Centro', organizzato dallo stesso Fondo per riflettere sul futuro del lavoro e celebrare l’Anno Europeo delle Competenze, si è detta intenzionata a sostenere in sede europea.