La plenaria del Parlamento europeo ha approvato il regolamento sulla condizionalità di bilancio basata sullo stato di diritto, il tassello che rischiava di far saltare l'intesa sul bilancio UE 2021-27 per il veto di Ungheria e Polonia, poi superato grazie alla mediazione della presidenza tedesca del Consiglio. Un regolamento resta un regolamento, avverte però il PE, e le conclusioni del Consiglio europeo non possono cambiarne scopo e ambito di applicazione.
A partire dal 1° gennaio ai Programmi in gestione concorrente del bilancio UE 2021-27 e a quelli del pacchetto per la ripresa Next Generation EU potrà applicarsi il meccanismo di condizionalità che permette di sospendere i fondi europei in caso di violazioni dello stato di diritto da parte degli Stati membri.
La risoluzione votata della plenaria del Parlamento europeo insieme al regolamento chiarisce però che, secondo gli eurodeputati, la diversa interpretazione del meccanismo concordata dalla presidenza tedesca del Consiglio con Ungheria e Polonia e poi approvata dagli altri Stati membri in occasione del Vertice del 10-11 dicembre non dovrebbe avere alcun valore legale.