Con la pubblicazione della direttiva che individua le aree tematiche e gli indirizzi operativi per l'utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) getta le basi per la sottoscrizione di contratti di sviluppo nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Contratti sviluppo ZES Unica) finanziati dal FSC.
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La direttiva, datata 25 ottobre 2024, ma pubblicata dal MIMIT il 30 dicembre, stabilisce le modalità di utilizzo dei 250 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027 destinati dal decreto-legge PNRR n. 36-2022 ai contratti di sviluppo nella Zona economica speciale Mezzogiorno. L'obiettivo è rafforzare la struttura produttiva delle imprese nella ZES Unica, che comprende i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Oltre a individuare aree tematiche e indirizzi operativi per l'uso dei fondi FSC, la direttiva del 25 ottobre 2024 contiene anche le modalità di monitoraggio delle risorse utilizzate per i contratti di sviluppo e per l’attuazione degli interventi finanziati.
250 milioni per i contratti di sviluppo ZES
Anzitutto, la direttiva stabilisce che la dotazione finanziaria di 250 milioni di euro è destinata in misura pari a 200 milioni di euro al finanziamento di programmi di sviluppo industriale e di programmi per la tutela ambientale, secondo le modalità previste dagli articoli 5 e 6 del decreto del 9 dicembre 2014 - che contiene la disciplina generale dei contratti di sviluppo ndr - e che i restanti 50 milioni di euro potranno finanziare programmi di sviluppo di attività turistiche, ai sensi dell’articolo 7 dello stesso decreto.
Queste risorse potranno finanziare solo domande di contratto di sviluppo presentate a Invitalia (che gestisce l'agevolazione per conto del MIMIT) successivamente alla data del 26 ottobre 2022.