Si aprirà il prossimo 23 settembre un nuovo bando promosso dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) volto a studiare la fattibilità tecnica e commerciale di servizi che affrontano le sfide di sostenibilità del settore farmaceutico utilizzando dati satellitari o tecnologie spaziali. Dalla gestione dei rifiuti farmaceutici alla circolarità del comparto 'pharma', ecco le sfide che vengono affrontate dalla call ESA.
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L'industria farmaceutica ha un ruolo essenziale nella nostra vita quotidiana. I farmaci e le tecnologie mediche possono migliorare notevolmente sia la qualità che l'aspettativa di vita, curando malattie, alleviando i sintomi e prevenendo l'insorgenza di altre patologie. Nonostante i molteplici aspetti positivi, il processo di sviluppo e produzione dei medicinali ha anche delle esternalità negative sull'ambiente. Tra questi, non solo l'inquinamento di aria, suolo e acqua, ma anche ad esempio l'accumulo di rifiuti derivanti dal confezionamento dei farmaci.
In questo contesto si inserisce la nuova call "Space for Sustainable Pharma" lanciata dall'ESA per ricercare soluzioni che possano minimizzare l'impatto ambientale del settore attraverso lo sfruttamento dei potenziali vantaggi che le tecnologie spaziali - dai dati provenienti dalle applicazioni per l'osservazione della Terra, alle informazioni fornite dal sistema satellitare globale di navigazione - possono mettere a disposizione.
Pharma e Space economy: perché partecipare alla call ESA?
Il bando mira a co-fianziare e dare supporto alle aziende che vogliono indagare la fattibilità tecnica e commerciale di servizi che affrontano le 'challenge' di sostenibilità del settore farmaceutico utilizzando dati satellitari o tecnologie spaziali.
Nello specifico, ESA mette a disposizione fondi per supportare lo sviluppo di applicazioni e servizi abilitati dallo spazio - le cosiddette 'Kick-start Activity' - che affrontino tre 'topics of relevance'.
Il primo tema, che si intitola 'Disposal of unused & expired medicines', è orientato verso la riduzione dei rifiuti farmaceutici. Come viene spiegato nella call, le aziende potrebbero adottare un approccio 'just-in-time' (JIT), producendo e consegnando solo ciò che serve e adeguando le dimensioni dei lotti in base ai resi dei medicinali scaduti.
Il secondo topic, invece, si focalizza su 'Digital Twin (DT) for Sustainable Pharma'. L'obiettivo è sfruttare la tecnologia DT per limitare l'impatto ambientale dei processi di produzione, come le emissioni di gas serra, attraverso l'ottimizzazione dei sistemi di energia rinnovabile.