Una circolare del Ministero dello Sviluppo economico chiarisce i criteri per individuare le attività ammissibili al credito di imposta ricerca e sviluppo nel settore del software.
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Il Ministero dello Sviluppo economico affida alla Circolare direttoriale n. 59990 del 9 febbraio 2018 il compito di sciogliere i dubbi in materia di software sollevati dalle imprese interessate al bonus ricerca e sviluppo.
I criteri per l'individuazione delle attività ammissibili all'agevolazione nel campo del software derivano dal cosiddetto Manuale di Frascati, base interpretativa della Comunicazione della Commissione europea 2014/C 198/01 del 27 giugno 2014, cui la normativa sul credito d'imposta ricerca e sviluppo è strettamente collegata.
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I chiarimenti MISE sul bonus ricerca
Dal Manuale di Frascati, spiega anzitutto la circolare n. 59990-2018, si evince che le innovazioni legate al software, inteso quale prodotto finale, sono generalmente di tipo incrementale e, in quanto tali, normalmente classificabili, laddove aventi un effettivo contenuto di R&S, nell’ambito delle attività di sviluppo sperimentale.