Ricerca - al via credito d'imposta e Patent Box

|In Evidenza|30 luglio 2015

Sbloccati i decreti attuativi del credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo e del Patent Box

RicercaPubblicato in Gazzetta ufficiale il dm del 27 maggio 2015 che segna la piena operatività del credito d’imposta per le imprese che investono in attività di R&S. Inoltre, i ministri Federica Guidi e Pier Carlo Padoan firmano il decreto relativo al Patent Box.

Credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo

Inserito nella Legge di Stabilità 2015, possono accedere al credito d'imposta tutte le categorie di imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico e dal regime contabile adottato, che effettueranno investimenti in attività di ricerca e sviluppo fino al 31 dicembre 2019.

Come funziona

Il credito d'imposta sarà pari al 25% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015, ma l’aliquota può salire al 50% per le spese relative all’impiego di personale qualificato e per quelle relative a contratti di ricerca con università o altri enti equiparati e con start-up innovative.

Il credito d’imposta attribuito non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive ed è utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui l’investimento è stato realizzato. Per le imprese attive da meno di tre periodi di imposta, la media degli investimenti in R&S sarà calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione.

Per fruire del credito d'imposta, il totale degli investimenti in R&S realizzati nell’esercizio agevolato non può essere inferiore a 30mila euro. La norma, poi, fissa un tetto massimo di 5 milioni di euro di godimento annuo dell'agevolazione.

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