Via libera del Consiglio dei Ministri al Documento di economia e finanza (DEF). Dopo il passaggio in Parlamento, il documento di programmazione economica dovrà essere trasmesso al Consiglio dell'Unione e alla Commissione europea entro il 30 aprile.
Il Documento di economia e finanza si articola in tre sezioni:
- Sezione I: Programma di Stabilità dell'Italia,
- Sezione II: Analisi e tendenze della finanza pubblica,
- Sezione III: Programma Nazionale di Riforma,
e comprende una serie di allegati:
- Rapporto sullo stato di attuazione sulla riforma della contabilità e finanza pubblica,
- Le spese dello Stato nelle Regioni e nelle Province autonome,
- Relazione del Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra,
- Relazione sui fabbisogni annuali di beni e servizi della Pubblica Amministrazione e sui risparmi conseguiti con il sistema delle convenzioni Consip,
- Relazione del Ministro dello Sviluppo economico sugli interventi nelle aree sottoutilizzate,
- Programma delle infrastrutture strategiche del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
In linea generale gli obiettivi del DEF riguardano:
- il sostegno alla crescita economica;
- la riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL,
- la ripresa degli investimenti,
- il recupero dell’occupazione.
Dopo tre anni di recessione, il DEF prevede una dinamica positiva del prodotto interno lordo, stimato allo 0,7% nel 2015, all'1,4% nel 2016 e all'1,5% nel 2017, mentre il rapporto deficit/Pil dovrebbe scendere dal 2,6% del 2015 all’1,8% nel 2016 e allo 0,8% nel 2017. Il calo degli interessi sul debito, secondo le previsioni del Governo, dovrebbe generare un 'tesoretto' da circa 1,6 miliardi di euro, che potrebbe finanziare un bonus a favore dei redditi più bassi.
Il Programma nazionale di riforma
Il dettaglio sulle azioni previste in risposta alle raccomandazioni all'Italia espresse dalla Commissione è contenuto nel Programma nazionale di riforma.