Con l'entrata in vigore del decreto-legge Infrastrutture è nato ufficialmente il Comitato CCS presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. Si entra così nella fase due delle politiche di governance per la realizzazione della strategia per la cattura e lo stoccaggio della CO2. Del CCS si è occupato anche il nuovo PNIEC, spedito nei giorni scorsi a Bruxelles, secondo cui «la cattura e lo stoccaggio/utilizzo della CO2 è indispensabile per traguardare l'obiettivo di contenimento del riscaldamento globale». E proprio dall'Europa sono arrivate nuove e aggiornate linee guide per la direttiva 31\2009sul CCS.
Anche la CCS nei contratti di sviluppo Net Zero, rinnovabili e batterie del PNRR
Recependo le osservazioni di tutti gli stakeholders ascoltati negli scorsi mesi, il 23 luglio la Commissione europea ha pubblicato un testo articolato che aggiorna le linee guida della direttiva sul CCS. In sostanza, si tiene molto conto del rischio, anche se contemporaneamente si cerca di snellire la burocrazia.
Nuove tecnologie e obblighi di trasparenza
Gli aggiornamenti dei Documenti di orientamento pubblicati il 23 luglio 2024 da Bruxelles si concentrano sulle nuove tecnologie di stoccaggio di CO2 nelle rocce e nei serbatoi di idrocarburi esausti, sulle questioni relative alla corrosione e alla sicurezza e sulla transizione normativa nella produzione di idrocarburi allo stoccaggio di CO2.
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