Come saranno i nuovi incentivi alla produzione di idrogeno rinnovabile? Chi ne avrà diritto, come funzioneranno le aste, quali impianti possono accedere? A rispondere è un documento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, uno schema di decreto che serve a capire come il MASE vuole impostare gli incentivi all'idrogeno.
Tutti i meccanismi di finanziamento e i fondi europei per l'idrogeno rinnovabile
Il decreto incentivi per l'idrogeno rinnovabile, previsto dal Piano Nazionale Integrato Clima ed Energia (PNIEC), rappresenta la principale misura per stimolare gli investimenti nei settori industriali “hard to abate” e nei trasporti, con l’obiettivo di introdurre l’impiego di idrogeno rinnovabile, vettore energetico fondamentale per la decarbonizzazione.
Prima di stabilire ufficialmente come saranno gli incentivi il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aperto una consultazione pubblica che serve a condividere le logiche alla base dello schema di decreto prima di definire ufficialmente le caratteristiche degli incentivi tariffari per la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio. C’è tempo fino al 4 marzo 2024 per inviare osservazioni e commenti.
Cosa prevede lo schema di decreto e come dovrebbero essere gli incentivi per produrre idrogeno rinnovabile secondo il MASE.
Come saranno gli incentivi per produrre idrogeno rinnovabile?
La parte introduttiva del documento traccia il contesto europeo e nazionale, passando in rassegna le tante misure previste negli ultimi anni per stimolare la produzione del vettore energetico. A livello UE si va dalla strategia europea per l’idrogeno al piano REPowerEU passando per il Fit for 55, che al suo interno include anche la direttiva rinnovabili o RED III; sul piano nazionale, oltre al PNIEC viene citato il PNRR, che ha previsto numerosi investimenti e riforme dedicate all’idrogeno, queste ultime pensate per ridurre gli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno e promuovere la competitività del vettore energetico in Italia.
Tra le misure citate a livello nazionale non poteva mancare il Dlgs 199/2021, il provvedimento che ha applicato nel nostro ordinamento la direttiva rinnovabili o RED II.