Si aprirà il 15 maggio un nuovo bando relativo al programma WIDERA nel quadro di Horizon Europe. A disposizione 28 milioni per finanziare progetti in diversi ambiti, dallo scambio di best practices per migliorare il sistema di R&I dell’Unione agli investimenti per attrarre giovani ricercatori di talento.
Si tratta di una nuova call prevista dal work programme 'Widening participation and strengthening the European Research Area 2023-2025' (adottato a seguito dell'emendamento al programma di lavoro generale HE dello scorso 17 aprile), la sezione di Horizon Europe che mette in atto una serie di misure mirate all’ampliamento della partecipazione al Programma Quadro e al rafforzamento dello Spazio Europeo della Ricerca.
In generale, le iniziative nell'ambito di WIDERA si rivolgono a un'eterogenea platea di soggetti, costituita da centri di ricerca pubblici o privati, associazioni, università, ma anche piccole e medie imprese (PMI) e pubbliche amministrazioni.
Ecco una panoramica sui bandi in arrivo e sulle opportunità ancora disponibili a valere sul programma di lavoro WIDERA 2023-25.
Call WIDERA in apertura il 15 maggio
Come accennato nell'introduzione, a partire dal prossimo 15 maggio sarà possibile partecipare alla call Enhancing the European R&I system (HORIZON-WIDERA-2024-ERA-01) che punta ad implementare il coordinamento tra i programmi di finanziamento nazionali e regionali per il settore ricerca e innovazione, mettendo a fattor comune le risorse e allineando le politiche nel comparto.
Le iniziative in questo ambito, quindi, vanno ad investire su temi come l'Open Science, la Higher Education and Researchers, la Citizen Science, la Science Education, Gender and Ethics. L'obiettivo finale è quello di sostenere un nuovo Spazio Europeo della Ricerca che tragga vantaggio dalla creazione, dalla circolazione e dall'uso della conoscenza. Ciò consente agli istituti di istruzione superiore e alle organizzazioni di ricerca di abbracciare un processo di trasformazione, in cui una forza lavoro altamente qualificata circola liberamente; dove i risultati della ricerca sono condivisi; dove la parità di genere è assicurata; dove i risultati della R&I sono compresi, affidabili e sempre più utilizzati, da scienziati e cittadini istruiti e informati, a beneficio della società.