Da tempo il Ministero dell’Ambiente sostiene che i bandi PNRR per il riciclo e la raccolta differenziata hanno “sbancato”. In effetti, spulciando tra gli open data, i numeri dicono che in alcuni casi le richieste hanno superato anche di 17 volte il budget disponibile. Un overbooking che non stupisce ma che lascia tantissimi operatori pubblici e privati a bocca asciutta. Ora il MASE riuscirà ad approfittare della revisione del PNRR per finanziare i tantissimi progetti validi ma esclusi per mancanza di fondi?
Con la revisione del PNRR arriveranno nuovi fondi per l’economia circolare?

I bandi PNRR dedicati all’economia circolare sono stati tra i primi ad essere pubblicati e anche tra quelli che hanno riscosso maggior successo. Ciò di per sé non dovrebbe stupire, è noto infatti che l’economia circolare sia uno dei settori di eccellenza dell’Italia.
Quello che ora sappiamo con certezza è che il successo di questi bandi non è solo notevole ma lampante e riguarda tanto i beneficiari pubblici che quelli privati.
Prima di addentrarci nei numeri è utile fare un passo indietro. I bandi PNRR per l’economia circolare erano in tutto 7, suddivisi in due gruppi:
- 3 erano rivolti ai cosiddetti EGATO, gli Enti di Governo d'Ambito Territoriale Ottimale o, laddove questi non siano stati costituiti, ai Comuni;
- 4 bandi riguardavano i cosiddetti progetti “faro” rivolti alle imprese.
Come sono andati questi bandi?