Riforma Patto Stabilità: Roma chiede flessibilità e sostegno agli investimenti

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|03 marzo 2023Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, pur superando alcuni limiti della governance economica attuale, la proposta della Commissione europea non basta a coniugare i percorsi di rientro del debito con il sostegno alla crescita. Per il titolare del MEF servono più flessibilità, strumenti di finanziamento comuni per gli investimenti strategici e un negoziato che proceda in parallelo con quello sul Green deal industrial plan e sul nuovo Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato. Paesi UE divisi sulla riforma del Patto di Stabilità

L'intervento di Giorgetti, in audizione il 2 marzo presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato, segue di un giorno quello della presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari, che - come il ministro - ha valutato positivamente il quadro generale di riforma della governance economica dell'Unione presentato dalla Commissione e in particolare la previsione di piani di aggiustamento pluriennali, la partecipazione dei 27 alla definizione dei rispettivi sentieri di aggiustamento di bilancio e la scelta di unico obiettivo annuale di policy, cioè l’indicatore della spesa primaria netta.

I due convergono però anche su alcuni rilievi: per entrambi c'è poca chiarezza sulla flessibilità concessa ai paesi UE in caso di cicli migliori, e soprattutto peggiori, del previsto oppure in caso di insediamento di un nuovo Parlamento, così come entrambi concordano sulla necessità di completare la riforma della governance progredendo verso la costituzione di una capacità di bilancio dell’area dell’euro.

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