
L'intervento di Giorgetti, in audizione il 2 marzo presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato, segue di un giorno quello della presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, Lilia Cavallari, che - come il ministro - ha valutato positivamente il quadro generale di riforma della governance economica dell'Unione presentato dalla Commissione e in particolare la previsione di piani di aggiustamento pluriennali, la partecipazione dei 27 alla definizione dei rispettivi sentieri di aggiustamento di bilancio e la scelta di unico obiettivo annuale di policy, cioè l’indicatore della spesa primaria netta.
I due convergono però anche su alcuni rilievi: per entrambi c'è poca chiarezza sulla flessibilità concessa ai paesi UE in caso di cicli migliori, e soprattutto peggiori, del previsto oppure in caso di insediamento di un nuovo Parlamento, così come entrambi concordano sulla necessità di completare la riforma della governance progredendo verso la costituzione di una capacità di bilancio dell’area dell’euro.