In vigore il Fondo sociale per il clima, il nuovo strumento UE per finanziare ristrutturazioni green e trasporti a zero emissioni

|Approfondimenti|05 giugno 2023

Fondo sociale per il clima - Foto di Manuj PatelDa oggi entra in vigore il Regolamento del Fondo sociale per il clima, un nuovo strumento che dal 2026 sosterrà i piani dei Paesi UE volti a finanziare investimenti per la ristrutturazione degli edifici e la diffusione di trasporti a zero emissioni, nonché misure temporanee di sostegno al reddito per le famiglie più vulnerabili. Parliamo di un Fondo da 65 miliardi di euro, di cui oltre 7 miliardi destinati all’Italia.

Guida al pacchetto Fit for 55

La creazione del Fondo sociale per il clima va inquadrata nell’ambito del pacchetto Fit for 55, la normativa europea sul clima che traccia la rotta per ridurre le emissioni UE di almeno il 55% entro il 2030 e rendere il Vecchio Continente climaticamente neutro entro il 2050, e più in particolare nell’ambito della complessa riforma del sistema ETS.

Se, infatti, nel medio e lungo termine i benefici delle politiche climatiche dell'UE supereranno chiaramente i costi della transizione green, nel breve periodo tali politiche rischiano di esercitare una grande pressione sulle famiglie, gli utenti dei trasporti e le microimprese più vulnerabili. 

La transizione ambientale ed energetica, per intenderci, non si fa gratis e alla luce delle continue fluttuazioni dei prezzi dell’energia Bruxelles vuole difendere concretamente tali soggetti con lo stanziamento di nuove risorse.

Che cos’è il Fondo sociale per il clima

Per far ciò, tra il 2026 e il 2032 sarà operativo un nuovo strumento europeo: il Fondo sociale per il clima. Si tratta di un Fondo che finanzierà i Piani nazionali con cui in singoli Stati membri metteranno in campo un set di misure (sia di investimento, sia di sostegno al reddito) volte a supportare la riqualificazione energetica degli edifici e la transizione green del sistema dei trasporti. 

Il tutto all’interno della più ampia riforma del Sistema per lo scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS), il principale strumento UE per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Con l’introduzione infatti del sistema di scambio di quote di emissioni (l’ETS, appunto) anche per gli edifici e il trasporto, il rischio è un aumento generalizzato dei costi dell’energia per questi due settori, con conseguenze negative per i soggetti più fragili.

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