Cosa prevede il Codice appalti 2023?

|Approfondimenti|25 ottobre 2022

Foto di Ylanite KoppensE’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo Codice appalti (Dlgs 36/2023) destinato a mandare progressivamente in pensione il vecchio Codice del 2016. Oltre a una forte spinta verso la digitalizzazione, torna l’appalto integrato, si ammette il subappalto a cascata e si stabilizzano le deroghe varate in pandemia per l’affidamento senza gara di contratti fino a 5 milioni di euro (oltre il 98% di tutti i lavori pubblici). Tra le altre novità, la clausola di revisione dei prezzi obbligatoria e un nuovo tentativo di lanciare i PPP.

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Sono queste alcune delle caratteristiche più salienti del Decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023), pubblicato sul supplemento ordinario n.12 della Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo 2023 e che rappresenta una delle riforme più attese del PNRR. Il nuovo Codice arriva a distanza di sette anni dal varo dell’ultimo tentativo di riforma complessiva e strutturata del sistema italiano degli appalti.

In questo articolo ripercorriamo gli aspetti e le novità più importanti del nuovo Codice appalti 2023, a partire dalla questione delle tempistiche di entrata in vigore e di effettiva efficacia del Codice stesso.

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