Il Piano nazionale di ripresa e resilienza deve fare i conti con alcune incognite che rischiano di rallentare pesantemente bandi, gare e investimenti sul territorio.
Se gli obiettivi per il 2021 sono stati centrati senza troppi intoppi, ora per il Recovery Plan si apre un’altra fase, ben più ardua. Per una serie di ragioni.
La prima è matematica: se gli obiettivi per il 2021 (tra milestone e target, quindi obiettivi sia qualitativi che quantitativi) erano 51, quest'anno si raddoppia.
Gli altri motivi sono un corollario di cui si deve necessariamente tenere conto: da un lato ci sono le lungaggini burocratiche, dall’altro i prezzi dei materiali alle stelle, tanto per iniziare.
Il primo ostacolo: la burocrazia
Già di per sé quella che il Piano nazionale di ripresa e resilienza pone agli Enti locali è una sfida importante, che richiede velocità di esecuzione e competenze di alto livello.