Recovery Plan e Bilancio UE per far ripartire il turismo

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|15 marzo 2021Pulsante icona social per XPulsante icona social per LinkedInPulsante icona social per Facebook
La crisi pandemica ha colpito in modo particolare il settore turistico, in ginocchio a causa delle restrizioni introdotte per limitare la diffusione del virus Covid-19, con perdite per decine di miliardi e numerosi posti di lavoro andati in fumo. A fronte di questo quadro drammatico, è fondamentale che l'Italia utilizzi al meglio le risorse di Next Generation EU e del nuovo bilancio europeo 2021-27 per aiutare il settore a risollevarsi. Coronavirus: misure UE per l'industria del turismo

Non potrà esserci una vera ripartenza europea e italiana senza un sostegno efficace al comparto turistico, che vale oltre il 10% del PIL e dell’occupazione nell’UE e ha importanti ricadute su settori chiave, quali trasporti, commercio, agroalimentare, industrie culturali e creative, moda, edilizia o cantieristica navale. Questo è particolarmente vero per l’Italia, tra le prime 'potenze' turistiche al mondo, dove questa industria, con il suo indotto, incide per oltre il 13% del PIL.

Come ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo discorso al Senato, imprese e lavoratori del turismo vanno aiutati ad uscire dal disastro creato dalla pandemia. Anche il commissario europeo responsabile per il mercato interno, Thierry Breton, ha affermato che "il turismo è stato di gran lunga il comparto economico più colpito dagli effetti della pandemia, per questo la sua ricostruzione deve essere in cima alla lista delle nostre priorità".

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