Dopo la pubblicazione del Dpcm del 22 marzo che restringe ulteriormente la lista delle attività che possono restare aperte, toccando da vicino anche il mondo delle costruzioni e delle infrastrutture, dal Governo e dall’ANCE arrivano maggiori chiarimenti su quali cantieri possono restare aperti.
Tra i settori maggiormente colpiti dall’emergenza Coronavirus c’è anche l’edilizia che, con tutta la filiera, vale il 20% del Pil.
Di giorno in giorno aumentano le norme che, per contenere l’epidemia, incidono sempre di più anche sul mondo dei cantieri. Gli ultimi in ordine di tempo sono il Dpcm del 22 marzo con cui il Governo ha sospeso tutte le attività produttive industriali e commerciali ”non essenziali”.
> Dpcm 22 marzo: quali attivita’ produttive chiudono e quali no
Il Dpcm del 22 marzo 2020: Quali cantieri restano aperti
Arrivano maggiori chiarimenti sulle conseguenze del Dpcm del 22 marzo che, come si sa, ha ristretto ulteriormente l’elenco delle attività produttive che restano aperte, dividendo sostanzialmente in due il mondo dei cantieri.