In arrivo un registro speciale dei marchi storici insieme a nuovi incentivi per contrastare l'Italian sounding e sostenere le imprese italiane che investono nella tutela della proprietà intellettuale. Ecco le misure previste dalla legge di conversione del decreto Crescita (legge n. 58-2019) per promuovere il Made in Italy.
La legge n. 58-2019 apporta una serie di modifiche al Codice di proprietà industriale, che riunisce gli interventi promossi dal Governo per proteggere i diritti di proprietà industriale, che comprendono marchi, indicazioni geografiche, denominazioni di origine, disegni e modelli, invenzioni, modelli di utilità, topografie dei prodotti a semiconduttori, informazioni aziendali riservate e nuove varietà vegetali.
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Arriva il registro speciale per i marchi storici
Tra le principali novità c'è l'istituzione, presso l'Ufficio italiano brevetti e marchi, del registro speciale per i marchi storici.
Potranno ottenere l'iscrizione a tale registro i titolari o licenziatari esclusivi di marchi d'impresa registrati da almeno 50 anni o per i quali sia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno 50 anni, utilizzati per la commercializzazione di prodotti o servizi realizzati in un'impresa produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale.
Con decreto del Ministro dello Sviluppo economico sarà istituito anche il logo "Marchio storico di interesse nazionale", che le imprese iscritte nel registro speciale potranno utilizzare per le finalità commerciali e promozionali.
Presso il MISE verrà poi lanciato il Fondo per la tutela dei marchi storici di interesse nazionale, che opererà mediante interventi nel capitale di rischio delle imprese, con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e la prosecuzione dell'attività produttiva sul territorio nazionale. Inoltre, le PMI proprietarie o licenziatarie del marchio storico potranno accedere alla garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.
Contrasto all'Italian sounding
Per contrastare l'Italian sounding, ossia l’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per commercializzare prodotti affatto riconducibili al nostro Paese, la normativa introduce un sostegno economico per i soggetti colpiti da questo fenomeno. La spesa prevista per questo intervento ammonta a 1,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2019.