Torna a salire l'asticella del contatore GSE del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico.
Secondo i dati diffusi dal Gestore servizi energetici, aggiornati al 31 luglio, il costo indicativo annuo è pari a 5,736 miliardi di euro, 14 milioni in più rispetto all'aggiornamento del 30 giugno.
Il contatore GSE
Il contatore è lo strumento operativo impiegato per visualizzare il “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, come previsto dal decreto del 6 luglio 2012 (in attuazione dell’art. 24 del del d.lgs. 28/2011).
Tale costo rappresenta una stima dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaici, e per la precisione:
- gli incentivi riconosciuti con il provvedimento CIP 6 (delibera del Comitato interministeriale dei prezzi adottata nel 1992, con cui sono stabiliti prezzi incentivati per l'energia elettrica prodotta con impianti alimentati da fonti rinnovabili e "assimilate"),
- i certificati verdi,
- le tariffe onnicomprensive (ai sensi del decreto del 18 dicembre 2008),
- gli incentivi che fanno capo al Conto energia solare termodinamico (CSP),
- gli impianti i cui soggetti responsabili hanno presentato richiesta di accesso agli incentivi ai sensi del decreto del 6 luglio 2012 a seguito di entrata in esercizio,
- gli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure di asta.