PNRR, poche domande al Sud per le agevolazioni imprenditoria femminile

|Studi e Opinioni|06 ottobre 2022

Imprenditoria femminile PNRR - Foto di Gerzon Piñata da PexelsLa Corte dei Conti ha rilevato una forte disparità nella distribuzione geografica delle domande di accesso al Fondo Impresa Donna, che rischia di limitare la spinta all'imprenditorialità femminile nel Mezzogiorno. Oltre all'intervento a valere sul Recovery plan, però, sono attivi altri incentivi nazionali per le imprese femminili.

PNRR, la rotta per anticipare gli obiettivi di fine anno

Le risorse complessive messe a disposizione nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per promuovere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e supportare le imprese femminili, nuove o già costituite, in tutta Italia ammontano a 400 milioni di euro.

La fetta più importante di questo tesoretto è stata destinata al Fondo Impresa Donna che, come previsto dalla Legge di Bilancio 2021 che lo ha istituito, ha messo a disposizione contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per sostenere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne.

Le domande per poter beneficiare di questo strumento sono state presentate tra maggio e giugno 2022, con due differenti finestre, una per l'avvio di nuove imprese e una per la crescita di quelle avviate da oltre un anno. Gli sportelli sono stati chiusi in tempi record a causa del numero di istanze inviate, pari nel complesso a circa 1.300 domande.

Sulla base delle richieste inoltrate e dei progetti attualmente in valutazione, la Corte dei Conti con la Delibera n. 10/2022 ha fornito un primo bilancio del funzionamento del Fondo Impresa Donna e una serie di raccomandazioni indirizzate al Ministero dello Sviluppo Economico.

Corte dei Conti, garantire il 40% dei fondi per imprenditoria femminile al Sud

Analizzando i numeri, secondo la Corte, l’obiettivo dell'investimento 'Creazione di imprese femminili' previsto dal PNRR, che punta a coinvolgere 700 imprese guidate da donne da finanziare entro giugno 2023, è ancora raggiungibile. Tuttavia, è necessario focalizzarsi sulla ripartizione geografica dei progetti che riceveranno le risorse del Fondo Impresa Donna.

Nel dettaglio, la Corte dei Conti ha evidenziato che la distribuzione delle 1.200 domande sinora presentate "mostra una marcata disomogeneità territoriale a scapito delle zone meridionali del Paese, cui è destinato il 40% delle risorse complessive".

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