Gare PNRR, OICE: boom dei bandi di progettazione

|Studi e Opinioni|04 ottobre 2022

Photocredit: Photo by asawin form PxHere - CC0 Public DomainL’Associazione delle società di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica (OICE) ha pubblicato il report con i dati di luglio-settembre 2022 sulle gare PNRR per servizi tecnici e appalti integrati, rilevando un significativo incremento dei bandi pubblicati.

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Dall’ultimo trimestre del 2021 l’OICE ha avviato la rilevazione dell’andamento della domanda pubblica di ingegneria e architettura ‐ e quindi l’affidamento di incarichi di progettazione, direzione lavori e altri servizi  tecnici - per interventi a valere sulle risorse del PNRR e del Programma nazionale complementare al Recovery, che ha fatto confluire nella pubblicazione di report trimestrali, di cui l’ultimo è il quarto, relativo al 3° trimestre 2022.

Il report OICE sulle gare PNRR del terzo trimestre 2022

L’ultimo report dell’OICE prende in considerazione le procedure rilevate dal 1° luglio al 30 settembre 2022, confrontandone i risultati con il 2° trimestre del 2022.  

“Da questo monitoraggio - si legge nel report - sono emersi 964 bandi riferibili ad interventi a valere sui fondi del PNRR e del PNC per affidamenti di servizi tecnici e di supporto alle stazioni appaltanti e appalti integrati (di cui la progettazione esecutiva è una componente essenziale del contratto)”.  

La valutazione che ne emerge è piuttosto incoraggiante. Come spiega infatti il Presidente OICE, Giorgio Lupoi, “i dati confermano quanto ogni giorno stiamo vivendo con le nostre società e cioè che le gare per interventi del PNRR trainano sempre più la domanda pubblica di servizi tecnici, progettazione in primis e questo anche considerando che tanti affidamenti sono al di sotto della soglia dei 139.000 euro. Si tratta di un forte aumento, spinto dall’esigenza di rispettare i tempi. Lo si vede soprattutto con gli appalti integrati – di importi rilevanti - e con gli accordi quadro che però sono una specie di scommessa perché devono poi concretizzarsi con contratti attuativi nei prossimi mesi e anni, ma confidiamo che le necessità delle stazioni appaltanti faranno sì che siano – come si suole dire – riempiti in tempi rapidi”.

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