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PNRR, in arrivo il bando per la transizione verde nei settori culturale e creativo

PNRR attività culturali e creative - Foto di Ann H da PexelsIl Ministero della Cultura ha annunciato l'imminente pubblicazione del secondo bando PNRR che mette a disposizione contributi a fondo perduto per favorire la sostenibilità di imprese, enti del terzo settore e organizzazioni no profit operanti nei settori culturali e creativi.

Gare PNRR per la digitalizzazione del patrimonio culturale

L'iniziativa si inserisce nella più ampia cornice del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare nell'ambito della Missione 1, Componente 3, Investimento 3.3 "Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde", per cui sono stati stanziati complessivamente 155 milioni di euro. 

Di questo budget totale, 115 milioni di euro è la cifra investita per il Sub-Investimento 3.3.2, di cui 110 milioni - al netto degli oneri per le attività di gestione della misura - sono stati riservati al primo avviso pubblico dedicato all'incentivo "Transizione digitale organismi culturali e creativi" (TOCC), che si è chiuso lo scorso 1° febbraio.

I restanti 40 milioni di euro rappresentano, quindi, la dotazione del secondo bando PNRR che verrà pubblicato a breve dal Ministero della Cultura per favorire la transizione 'green' della stessa filiera strategica

PNRR, 40 milioni per la sostenibilità delle imprese culturali e creative

Il bando, di prossima pubblicazione, sosterà la ripresa dei settori culturali e creativi in linea con una delle due transizioni gemelle - in particolare quella verde - di cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si fa promotore. 

L'iniziativa, infatti, servirà a ridurre l'impronta ecologica della produzione e della partecipazione culturale, promuovendo l'innovazione e l'eco-design inclusivo anche in chiave di economia circolare. In questo modo, quindi, si cercherà di orientare il pubblico verso comportamenti più responsabili in termini di sostenibilità ambientale.

PNRR, 115 milioni per la digitalizzazione delle attività culturali e creative

Il primo bando, chiuso in data 1° febbraio 2023, era invece diretto a fornire un supporto, attraverso la concessione di contributi finanziari, ai settori culturali e creativi per l'innovazione e la transizione digitale lungo l'intera catena del valore, dalla produzione all'incontro con il pubblico. 

L'avviso era rivolto alle micro e piccole imprese, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni no profit, nonché gli Enti del Terzo settore iscritti o in corso di iscrizione al "RUNTS" e che risultassero costituiti al 31 dicembre 2020. 

Gli interventi ammessi al finanziamento potevano riguardare: 

  • la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online, capaci di integrare molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
  • la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico e verso l’estero;
  • la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta, come piattaforme digitali, hardware, software e nuovi format narrativi di comunicazione e promozione;
  • la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione transfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
  • l’incremento dell’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Gli ambiti di attività andavano dalla musica alla moda, passando per l'artigianato artistico, l'editoria e il design. Il contributo massimo per ciascuna proposta era pari a 75mila euro, da concedere nella misura limite dell’80% della spesa ammissibile.

Il budget complessivo del bando ammontava a 110 milioni di euro. In coerenza con le disposizioni per l'attuazione del PNRR, almeno il 40% delle risorse a disposizione dell'iniziativa è stato destinato a soggetti che abbiano unità locale nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Dall’apertura della finestra, lo scorso 3 novembre, hanno presentato domanda di sostegno circa 3mila organizzazioni, di cui 901 soltanto dal settore del patrimonio culturale.

A livello territoriale, in testa c'è il Lazio con 377 proposte. Ottima anche la performance del Sud, che nel complesso ha totalizzato il 36,3% delle domande, guidato da Campania e Sicilia. Al Nord la Regione più rappresentata è la Lombardia, da cui sono arrivate 358 richieste.

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